Quella del Papa, capo della Chiesa cattolica, è una delle figure più influenti della storia, non solo da un punto di vista religioso, ma anche politico e di sovranità nazionale (è infatti capo assoluto dello Stato della Città del Vaticano).
Nella millenaria storia della Chiesa si sono succeduti innumerevoli papi, che hanno lasciato indubbiamente una loro personale traccia nella storia dell’umanità. Infatti, oltre alla sfera religiosa, il papato si è sempre espresso nelle questioni politiche di maggior rilievo (sottoscrivendo, per esempio, i Patti Lateranensi nel 1929), nonché negli eventi bellici che segnarono la storia europea e mondiale (dalle Crociate alle Guerre Mondiali).
Il Papa tutt’oggi continua a essere una guida morale non solo per i cattolici praticanti, ma anche per l’opinione pubblica mondiale, pronunciandosi sia su questioni relative alle trattative di pace tra paesi belligeranti, sia a tutela dei diritti umani o dell’ambiente.
Dei duecentosessantasei papi della Chiesa cattolica, ve ne sono stati certamente alcuni che più di altri si sono distinti nel corso del loro pontificato. Si propone di seguito una sintetica rassegna dei papi che, per diversi motivi, hanno impresso un segno profondo e indelebile nella storia della cattolicità.

San Pietro
Il primo da citare non può che essere colui che tutto ha iniziato, San Pietro apostolo, vissuto tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. Nonostante la Chiesa – così come la intendiamo oggi – non esistesse ancora, Pietro è comunque considerato a tutti gli effetti il primo vescovo di Roma.
Nativo della Giudea, predicò anche nell’Urbs almeno fino alla morte, giunta per volontà dell’imperatore romano Nerone tra il 64 e il 67 d.C. La rilevanza della sua figura è attestata da tutti i suoi successori: nessun altro pontefice, infatti, battezzato con il nome di Pietro ha voluto proseguirne la numerazione, preferendo adottare un nome diverso.
Leone I
Papa Leone I, o Leone Magno, fu il quarantacinquesimo pontefice della Chiesa di Roma e ricoprì tale carica tra il 440 e il 461. Egli evitò il sacco di Roma da parte di Attila, re degli Unni, convincendo il sovrano unnico a ritirare le proprie truppe dall’Italia.
Gregorio I
Il pontificato di Gregorio I, detto anche Gregorio Magno, durò quasi quattordici anni (dal 590 al 614) e assieme ad Agostino, Ambrogio e Gerolamo è considerato uno dei Padri della Chiesa. Fu molto attivo sia nel concludere alcuni trattati di pace con i Longobardi – che in quegli anni minacciavano fortemente la Chiesa di Roma – sia nella politica estera ecclesiastica in Spagna, Gallia e Inghilterra.
Riorganizzò inoltre la liturgia romana, componendo nuovi testi e promuovendo l’adozione di una nuova modalità di canto, che prese il nome di “canto gregoriano”.
Leone III
Qualche secolo dopo, tra il 750 e l’816, è da collocare il lungo pontificato di Papa Leone III, passato alla storia anche per aver riconosciuto per primo l’esistenza del potere imperiale in Europa. Fu lui, infatti, a incoronare imperatore Carlo Magno nella basilica di San Pietro, il 25 dicembre dell’800.
Urbano II
La popolarità di Papa Urbano II la si deve soprattutto alle sanguinose vicende delle Crociate, indette dal papato per liberare la Terra Santa dalla dilagante presenza mussulmana, nonché per sopprimere il paganesimo e i movimenti eretici.
Nel 1095, a Clermont, Urbano II convocò l’omonimo concilio, che avrebbe di fatto dato avvio alla prima Crociata. Egli venne ricordato anche per aver tentato di porre fine al nepotismo, fenomeno dilagante nell’Europa dell’XI secolo.
Bonifacio VIII
Una delle più importanti opere portate avanti da Bonifacio VIII, Papa dal 1294 al 1303, fu certamente l’istituzione del primo Giubileo a Roma, indetto nel febbraio del 1300. Accusato di simonia, sodomia ed eresia, il suo pontificato fu tutt’altro che felice.
Fu reso celebre anche per l’umiliazione fisica e morale subita da Sciarra Colonna, esponente dell’omonima famiglia, passata alla storia come “schiaffo di Anagni”. Tra i Colonna e i Caetani – famiglia dalla quale proveniva Bonifacio VIII – vi erano profonde diatribe, sfociate in quest’episodio tanto celebre quanto singolare.

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Giulio II
Fu il duecentosedicesimo Papa della Chiesa di Roma e il suo pontificato durò quasi dieci anni, dal 1503 al 1513.
È ricordato sia per essere stato un pontefice intransigente, aggressivo e con un carattere molto forte, ma anche per il suo mecenatismo.
Infatti, nei primi anni del XVI secolo, avviò un ampio programma di interventi urbanistici e artistici con l’obiettivo di restituire a Roma e al prestigio dell’autorità papale il fasto e la dignità dei tempi passati.
Leone X
Esponente della famiglia de’ Medici, nonché figlio di Lorenzo il Magnifico, Leone X si impegnò fin da subito nella promozione delle arti nella successione a Giulio II.
Nel corso del suo pontificato si ritrovò anche ad affrontare la dilagante riforma protestante, arrivando persino a scomunicare Martin Lutero nel 1521 con la bolla Decet Romanum Pontificem.
Gregorio XIII
Gregorio XIII fu pontefice dal 1572 al 1585 e a lui si deve la celebre riforma del calendario, che da “giuliano” prese il nome di “gregoriano” in suo onore.
Il nuovo calendario solare, tuttora adottato dalla quasi totalità dei Paesi del mondo, introdusse un sistema basato su un ciclo quadriennale composto da tre anni comuni di 365 giorni e un anno bisestile di 366 giorni, con l’aggiunta di un giorno al mese di febbraio.
Pio IX
Eletto nel 1846, Papa Pio IX resse il pontificato fino al 1878, risultando il più longevo nella storia documentata della Chiesa.
Nel corso di questo lungo pontificato, fu chiamato a confrontarsi con eventi politici di grande rilievo, tra cui l’unificazione italiana, che portò alla dissoluzione dello Stato Pontificio e alla conseguente perdita del potere temporale da parte del papato.

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Pio XI
Achille Ratti, passato alla storia come Papa Pio XI, fu pontefice tra il 1922 e il 1939, in concomitanza dell’ascesa al potere di Benito Mussolini.
Proprio con il Duce vennero stipulati i Patti Lateranensi l’11 febbraio del 1929, volti a regolamentare i rapporti tra lo Stato italiano e la Santa Sede. Durante il suo pontificato è da annoverare anche il riconoscimento internazionale della Città del Vaticano come Stato indipendente, di cui divenne il primo sovrano a pieno titolo.
Giovanni XXIII
Giovanni XXIII, riconosciuto da tutti come “il Papa buono”, in soli cinque anni di pontificato riuscì ad attenuare le tensioni fortemente accese dal clima della Guerra Fredda, opponendosi con determinazione alla corsa agli armamenti.
Convocò inoltre il Concilio vaticano II, con l’intento di rinnovare la disciplina e l’approccio della Chiesa, favorendone un dialogo più aperto con il mondo contemporaneo e promuovendo la riconciliazione con le altre confessioni cristiane.
Giovanni Paolo II
Papa Giovanni Paolo II, pontefice dal 1978 al 2005, è ricordato per il suo ruolo nel crollo del comunismo in Europa, in particolare in Polonia.
Fu promotore del dialogo interreligioso e viaggiò in oltre centoventi Paesi, rendendo il Papa una figura realmente globale. Difese con forza i diritti umani, la pace e la dignità della persona.
Mattia Nadalini