Azione dimostrativa del movimento: installate targhe simboliche in varie zone di Trento per denunciare furti, violenze e degrado urbano.
Trento – Nella notte tra il 20 e il 21 maggio 2025, i militanti di CasaPound Italia hanno dato vita a un’azione dimostrativa nel centro urbano di Trento, affiggendo targhe provocatorie con nomi come “Via dello Spaccio”, “Piazza Degrado” e “Via della Spaccata”. L’iniziativa vuole porre l’accento, secondo gli organizzatori, sul crescente stato di insicurezza e degrado urbano che colpisce il capoluogo trentino.
«Aggressioni, spaccate, furti e violenze sono ormai diventate una triste normalità a Trento» – ha dichiarato Filippo Castaldini, coordinatore regionale di CasaPound – «Il bollettino quotidiano dei fatti di cronaca smentisce le classifiche sulla vivibilità e le promesse di una città smart e green. Il nostro capoluogo non è più sicuro come un tempo».
Il mirino sulla giunta comunale
Secondo CasaPound, a pagare il prezzo maggiore dell’attuale situazione sarebbero i residenti e i commercianti, penalizzati dalla mancanza di sicurezza e dalla percezione crescente di abbandono. Il movimento critica la giunta guidata dal sindaco Franco Ianeselli, accusata di non affrontare concretamente le criticità urbane.
«Ora che la giunta Ianeselli si è ulteriormente spostata a sinistra – si legge nella nota di CasaPound – ci chiediamo se, oltre a parlare di parchi e accoglienza, l’amministrazione saprà finalmente assumere una posizione chiara a tutela della città e dei suoi abitanti».
Il tema sicurezza torna al centro del dibattito
L’iniziativa di CasaPound riaccende così i riflettori su un tema molto sentito a livello locale: la sicurezza nelle città italiane, in particolare nei centri storici. Il caso di Trento si inserisce in un contesto nazionale dove molti cittadini lamentano un aumento degli episodi di microcriminalità e una risposta istituzionale giudicata spesso insufficiente.