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Bianca Censori, tra provocazione e sottrazione: un profilo social che sorprende più per ciò che non mostra

Negli ultimi giorni Bianca Censori, moglie di Kanye West, è tornata a far parlare di sé per alcune foto pubblicate online in cui appare con indosso solo una rete trasparente e collant, senza biancheria, in posa su una strada deserta. Le immagini hanno infiammato i social: da un lato l’ammirazione per il coraggio e l’estetica estrema, dall’altro accuse di oscenità e inviti all’arresto. Nei fatti nulla di nuovo pensando al personaggio. Ma oltre l’ovvia polemica da bar virtuale, c’è qualcosa che incuriosisce e affascina del personaggio Censori: la gestione stessa del suo profilo social data in questi giorni.

Se infatti le immagini condivise su Instagram si impongono per il loro impatto visivo, è proprio l’assenza di costruzione comunicativa intorno a esse a colpire. Le foto vengono postate senza filtri narrativi, senza lunghe didascalie, spesso accompagnate da pochissime parole o lasciate addirittura mute. Nessun carosello perfetto, nessun reel curato al millimetro. Solo apparizioni, nude anche del contesto. Mettendo anche foto semmai non uscite alla perfezione, enfatizzando il processo prima di quella che dovrebbe essere la pubblicazione sui social ufficiale.

È un’operazione che, paradossalmente, la allontana dalla grammatica dominante dei social, sempre più improntata alla strategia, all’estetica ultra-studiata e al racconto patinato di sé. In un’epoca in cui ogni contenuto è pianificato per massimizzare like e algoritmi, Bianca Censori sorprende proprio per la sua assenza di racconto. È questa apparente trascuratezza – forse solo apparente – che rende il suo profilo radicalmente diverso.

Non è solo la nudità del corpo, dunque, a suscitare reazioni, ma quella più rara del linguaggio e dell’identità social. Censori mostra, ma non racconta. Espone, ma non spiega. Il suo profilo diventa così un cortocircuito tra trasgressione estrema e sottrazione narrativa. È proprio questo scarto a generare fascino: la sua pagina non seduce con la costruzione di un personaggio, ma con la sua enigmaticità.

In fondo, se la rete è oggi un immenso palcoscenico dove tutti provano a controllare la propria immagine, Bianca Censori fa qualcosa di diverso: si espone, ma non si giustifica. Per la precisione lei si propone come oltre, come se il social fosse una cosa accessoria e non necessaria a differenza di tanti altri influencer che fanno l’esatto opposto.