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Chat Azione Universitaria. La replica del Consigliere Giacomo Mason

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Riceviamo e pubblichiamo, ai sensi del diritto di replica, il testo inviato dal Consigliere comunale, Giacomo Mason, in riferimento agli articoli pubblicati nei giorni scorsi anche su questa testata in merito ad alcune espressioni contenute in una chat interna di Azione Universitaria. Il contenuto che segue è integralmente riconducibile all’autore della replica.

Riceviamo e pubblichiamo, ai sensi del diritto di replica, il testo inviato dal Consigliere comunale, Giacomo Mason, in riferimento agli articoli pubblicati nei giorni scorsi anche su questa testata in merito ad alcune espressioni contenute in una chat interna di Azione Universitaria. Il contenuto che segue è integralmente riconducibile all’autore della replica.

«Con il ritardo dovuto alla mia attuale permanenza per motivi professionali oltre oceano e con grande amarezza, mi trovo costretto a intervenire pubblicamente in merito a quanto riportato dalla stampa relativamente ad una mia espressione estrapolata da una chat, decontestualizzata e che ha alimentato una vera e propria macchina del fango, costruita ad arte grazie a mirati interventi di anonimi e di partiti di sinistra, finalizzati a screditare la mia persona e probabilmente anche la mia parte politica.

Colpisce, in particolare, che una parte della stampa abbia dato credito a illazioni anonime e interpretazioni manipolate, senza nemmeno tentare di ricostruire il contesto reale dei fatti. È sorprendente che si presti ascolto a chi, con superficialità o malafede, cerca di distorcere dichiarazioni che avevano il valore esattamente contrario a quello proclamato, ossia di stizza verso qualifiche attribuite, creando una narrazione tanto falsa quanto pericolosa.

Entrando nel merito, la frase “noi affondiamo le radici nella Repubblica di Salò… loro non possono affondare nel lago di Garda e basta?”, riportata nell’articolo, è stata scritta da me in chat con evidente tono sarcastico e di fastidio verso un’affermazione surreale contenuta in un video — della durata di circa quattro minuti e disponibile per ogni verifica — girato nel novembre scorso durante un picchetto davanti alla facoltà di Sociologia, promosso da gruppi anarchici e di sinistra con l’intento di protestare contro il DDL sicurezza e impedire l’accesso all’università agli studenti di destra.

In quel video, al minuto 2:08, uno dei manifestanti afferma testualmente, riferito ai militanti di destra: “voi affondate le radici nella Repubblica di Salò”, frase provocatoria e arbitraria, chiaramente volta a creare tensioni. Il mio commento voleva replicare sarcasticamente a tale assurdità, aggiungendo provocatoriamente: “loro non possono affondare nel lago di Garda e basta?”, con chiaro intento paradossale.

La mia espressione era dunque una risposta sarcastica, amara e provocatoria nei confronti di chi alimenta una visione distorta secondo cui chiunque non si identifichi con la sinistra debba automaticamente essere etichettato come “fascista”. Nessuna rivendicazione politica, nessun messaggio ideologico: soltanto una risposta sarcastica e chiaramente percepita come tale dai presenti, come dimostrano le reazioni ilari che hanno accompagnato le mie parole.

Esprimo quindi fermo sconcerto per quello che appare un evidente tentativo premeditato e scorretto di travisare il senso di quel messaggio, omettendo il contesto e falsificando la realtà con il solo scopo di danneggiare la mia immagine pubblica. La libertà di espressione e il confronto delle idee dovrebbero basarsi sulla correttezza e trasparenza, non su manipolazioni strumentali o campagne diffamatorie condotte nascondendo la propria identità. Mi auguro che, in futuro, chi informa scelga di farlo con responsabilità, verificando i fatti e rispettando la verità.»

Giacomo Mason
Consigliere comunale