Nelle ultime quattro settimane, i sondaggi politici hanno evidenziato un trend negativo per i partiti della maggioranza di centrodestra, con Fratelli d’Italia e Forza Italia in calo e la Lega che non riesce a registrare un aumento significativo. Si limita a una leggera perdita. Dall’altra parte, il Partito Democratico ha mostrato segnali di ripresa, migliorando notevolmente rispetto ai risultati di maggio.
Fratelli d’Italia, che resta la principale forza politica del Paese, alla guida del Centrodestra è sceso al 29,9%, perdendo quattro decimi rispetto al mese scorso. Anche se il calo al di sotto della soglia del 30% potrebbe sembrare allarmante, al momento non ci sono evidenze di un declino strutturale nei consensi degli elettori. Forza Italia, guidata da Antonio Tajani, ha subito un decremento più marcato, passando all’8,8%, che rappresenta la perdita più netta tra i partiti della maggioranza. Questo ha ridotto il gap con la Lega, che si attesta all’8,4%. Nonostante non crescano, i leghisti possono considerarsi relativamente stabili, avendo registrato solo una minima flessione di -0,1%.
Nel complesso, questi tre partiti di Centrodestra raccolgono il 47,1% dei voti, una percentuale che, se applicata alle prossime elezioni con la legge elettorale auspicata da FdI, consentirebbe al centrodestra di garantire la governabilità per un’altra legislatura, conquistando addirittura il 55% dei seggi.
Dall’altro lato dello schieramento politico, l’opposizione mostra segnali incoraggianti di crescita. Il Partito Democratico, tornato al 22,7%, ha registrato un incremento di più di un punto rispetto al mese scorso, recuperando terreno dopo un periodo di difficoltà. Il Movimento 5 Stelle, pur registrando un modesto +0,1%, si attesta al 12,3%, mentre Alleanza Verdi-Sinistra sale leggermente al 6,4%. Insieme, queste forze politiche rappresenterebbero il 41,4% dei consensi, ma resterebbero comunque distanziati di quasi sei punti dal centrodestra.
Le notizie non sono altrettanto positive per i partiti centristi e liberali dell’opposizione. Azione di Carlo Calenda scende al 3,2%, Italia Viva di Matteo Renzi si ferma al 2,3% e +Europa di Riccardo Magi raggiunge solo l’1,6%. Per superare la maggioranza attuale, sarebbe necessaria una coalizione unitaria tra tutte le forze di opposizione.