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Giornata Mondiale del Rifugiato. Fumarola (Cisl): “Rafforzare impegno collettivo per tutela dei diritti fondamentali e rispetto della dignità delle persone”

A dichiararlo, attraverso una nota, è stata la Segretaria Generale della Cisl, Daniela Fumarola

“In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato la CISL ribadisce la necessità di rafforzare l’impegno collettivo per la tutela dei diritti fondamentali e il rispetto della dignità delle persone costrette a fuggire dai loro Paesi e a chiedere protezione, a causa di crisi climatiche, guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani e rinnova l’auspicio che accoglienza ed integrazione siano i pilastri di una società che guarda al futuro con speranza e giustizia, nel segno della pace, dell’inclusione e della solidarietà”.

A dichiararlo, attraverso una nota, è stata la Segretaria Generale della Cisl, Daniela Fumarola intervenuta in merito alla delicata questione della gestione dei rifugiati e dei richiedenti asilo.

Daniela Fumarola, proseguendo nel suo intervento, ha poi ulteriormente specificato: “Secondo l’Eurostat, nel 2024 i richiedenti asilo nell’UE sono stati circa un milione, di cui 158.000 in Italia. Nello stesso anno nel nostro Paese sono state circa 39 mila le domande accolte. Per la CISL è fondamentale che in tutte le fasi successive alla richiesta di protezione internazionale siano garantiti tempi di esame certi e rapidi e irrobustiti i percorsi di integrazione e inclusione sociale. In Italia, diversi soggetti sociali e politici sono coinvolti, a vari livelli, nella gestione dell’integrazione dei rifugiati. Un esempio virtuoso è rappresentato dal Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI), coordinato dai Comuni”.

Dopo aver evidenziato come i dati di un recente studio dell’UNHCR evidenzino un quadro molto critico: con il 43,5% dei rifugiati a vivere in povertà assoluta, il 67% al di sotto della soglia di povertà relativa e solo il 21% ha un impiego stabile, la Segretaria Generale della Cisl ha poi concluso: “Le barriere burocratiche e linguistiche ostacolano l’integrazione, mentre l’accesso al welfare pubblico rimane complesso e frammentato. Per la CISL l’integrazione passa  attraverso il rafforzamento di sistemi organizzati che, contrastando ogni forma di sfruttamento, valorizzano il lavoro e la formazione, come strumenti essenziali per garantire alle persone un’occasione di riscatto e un futuro dignitoso e costruire una società più inclusiva e coesa.I rifugiati possono costituire una risorsa per il Paese. Ne sono testimonianza molti progetti finanziati da fondi europei, che dimostrano come l’inclusione possa generare valore economico e sociale, contribuendo a colmare i disallineamenti del mercato del lavoro e, attraverso un fecondo dialogo interculturale, a rafforzare il tessuto comunitario”.