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Gol o goal? Ecco qual è la forma corretta secondo la lingua italiana

three women playing soccer game
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Ogni volta che un pallone varca la linea di porta, lo gridiamo senza pensarci: gol! Ma quando si tratta di metterlo nero su bianco, il dubbio affiora: si scrive gol o goal?

Non è soltanto una questione di ortografia. È un piccolo caso linguistico che rivela molto del nostro rapporto con la lingua italiana, con lo sport e con l’uso, spesso disinvolto, degli anglicismi.

La parola goal arriva direttamente dall’inglese medievale, dove indicava un traguardo, un confine da raggiungere. È il termine usato nei regolamenti originari del football, quando il gioco moderno prende forma nel Regno Unito a metà Ottocento. Quando il calcio approda in Italia, insieme al lessico tecnico – corner, offside, referee – si porta dietro anche goal, che entra rapidamente nel gergo sportivo nostrano.

Ma l’italiano, si sa, ha le sue regole. E soprattutto, ha il suo suono. Nessuno, né allo stadio né davanti alla radio, ha mai pronunciato la parola all’inglese. Fin da subito, nella lingua parlata si è affermato il più immediato “gol”, con la “a” omessa, coerente con la fonetica italiana. Da lì all’adattamento scritto il passo è stato breve.

“Gol”, così com’è, è oggi la forma preferita nei dizionari della lingua italiana. Come riporta la Treccani, la grafia italiana “gòl” è pienamente accettata e considerata una forma ormai autonoma rispetto all’originale inglese “goal”. Stessa cosa anche il Devoto-Oli e lo Zingarelli che includono tale espressione senza riserve.

Non si tratta di un’eccezione. Secondo l’Accademia della Crusca, che ha trattato in più occasioni il tema dei forestierismi, quando un termine straniero entra nell’uso comune, può essere adattato foneticamente e graficamente alla lingua d’arrivo, per rispecchiarne meglio la struttura e la pronuncia. A confermarlo anche Treccani. È successo con gol, proprio perché è sempre stato pronunciato così anche da chi non conosceva la forma inglese.

Resta allora da chiedersi: perché si continua a leggere “goal”? La risposta, in fondo, è semplice. In contesti come la grafica televisiva, i videogiochi, la pubblicità e la comunicazione sportiva internazionale, la parola in inglese a volte viene preferita perché appare più moderna, più “internazionale”. È una questione estetica, più che linguistica. Ma è una scelta che rafforza la tendenza all’anglicismo facile, a scapito della chiarezza e della coerenza interna del testo.

Nei testi giornalistici, nelle cronache sportive e nei comunicati ufficiali, la forma corretta resta “gol”. È quella usata da testate come Sky Sport, la Gazzetta dello SportRai Sport e la maggior parte dei quotidiani nazionali. Ed è anche quella che garantisce maggiore coerenza con lo stile e la struttura della lingua italiana.

Non è solo una questione di purismo o di tradizione. Scrivere “gol” invece di “goal” è una piccola scelta culturale. Significa riconoscere che l’italiano ha una sua vitalità, anche in un campo dominato dall’inglese. Non per chiudersi, ma per affermare una voce chiara, leggibile e rispettosa delle regole del nostro idioma.