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Degasperi e i portavoce trentini del M5S rendicontano il loro 2015

I portavoce del M5S hanno incontrato stasera i propri simpatizzanti per gli auguri di Natale. In Via Clarina 2 a Trento, sede della riunione, vi è stata anche l’occasione per rendicontare, in puro stile pentastellato, quanto realizzato nel corso del 2015 dagli eletti. “Difficile riuscire ad attuare come minoranza le proposte del M5S a livello provinciale. Purtroppo su 100 interventi ne escono solamente 30, il dato comunque è significativo”, ha esordito il Consigliere provinciale Filippo Degasperi, che ha mostrato ai presenti lo scarno spazio offerto dalla stampa alle loro numerose iniziative. Eccezione, come lui stesso ha ricordato, è rappresentata da una testata online locale, che ha sempre garantito un’informazione libera da influenze di varia origine. Ha analizzato anche quanto fatto dagli altri Consiglieri di minoranza e non fa a meno di constatare che alcuni di loro, a differenza sua, si sono solamente concentrati in attività a difesa del loro bacino elettorale.

“Questo è un comportamento che non guarda al bene di tutti. Stessa cosa – ha ricordato Degasperi – interessa i politici eletti al Parlamento. Purtroppo molti politici nel momento in cui arrivano a Roma si dimenticano del loro territorio, ovviamente questo discorso non vale per il M5S e la Lega Nord”. Il rischio, a suo parere, è che la nuova legge elettorale possa mettere in pericolo l’autonomia del territorio trentino per via di una risicata rappresentanza alla Camera dei Deputati.

Spazio comunque anche a battaglie storiche del M5S, come lo scandalo Vitalizi.  Degasperi ha sottolineato che “sono battaglie troppo spesso dimenticate, sebbene si paghino a tutt’oggi le conseguenze. Su 90 milioni ne sarebbero tornati 45, come affermava Ugo Rossi. A oggi ne sono tornati solo 16. Nessuno però ricorda che quei soldi recuperati torneranno nelle mani dei politici”. Il Consigliere provinciale ha poi spiegato ai presenti che vari soggetti si contrappongono a una effettiva risoluzione sulla questione dei vitalizi: si dichiara comunque soddisfatto perché in ogni caso sono stati utilizzati tutti gli strumenti a sua disposizione.

“Solamente il M5S ha fatto due leggi regionali”, ha concluso Degasperi, ricordando così che il M5S si è posto in modo propositivo a dispetto delle accuse che lo additano come semplice forza qualunquista incapace di proporre alcunché.

Dopo l’intervento del Consigliere provinciale, sono seguiti quelli dei Consiglieri comunali di Ala e di Mori.

Angelo Trainotti ha parlato dei problemi sulla trasparenza che riguardano la città di Ala. Il problema è che nei piccoli Comuni trentini da oltre sessant’anni c’è un sistema politico che si basa sulla discendenza. “L’economia è drogata”, ha affermato Trainotti. “Arrivano contributi pubblichi continui per sanare situazioni particolari”.

Situazione diversa riguarda il Comune di Mori. Renzo Colpo, Presidente pro tempore del Consiglio comunale, ricorda che vi sono vari problemi oltre al gassificatore, quale l’acquisto per 3 milioni di euro della vecchia Cantina Sociale: “Il rischio è che il M5S se dovesse governare il paese tra 4 anni dovrà subire le decisioni prese da una politica che troppo si basa su continui rinvii dal punto di vista finanziario“. L’incontro si è poi concluso con la promessa che l’attività dei pentastellati in Trentino è solamente all’inizio e il 2016 riserverà piacevoli novità.

Michele Soliani