Parlano di donne escluse dal giro editoriale e poi le poche presenti finiscono appese.
Che il fascismo sia stato parte del passato politico italiano non si può negare.
È evidente, di fronte a queste ed altre scenette, che l’Italia non è ancora ideologicamente pulita.
Peccato. Il tempo perso non ritorna. Nel frattempo il resto del mondo si emancipa culturalmente e ha una sua dignità mentre gli italiani, compresi certi insegnanti, come si evince dalle foto, sono ancora nella fase pre adolescenziale.
Queste sciocchezze sono lo specchio di una politica di interesse economico. Infatti a nessuno interessa in realtà parlare di Benito Mussolini. Interessa solo arrivare a sedersi in Parlamento e la cantilena del fascista da punire funziona. It works.
Fermo restando che, oggi come oggi, definirsi fascisti è credibile come l’esistenza degli unicorni.
Nella migliore delle ipotesi il fascista moderno è un personaggio che si sente baluardo di una presunta identità italica portata avanti per il gusto del contraddittorio e l’antifascista moderno è un contestatario senza nemico che ama mettersi in mostra dalla parte giusta del tavolo.
Foto facebook Giorgia Meloni.
