E’ stato assolto in Cassazione l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, indagato nel processo di “Mafia Capitale” con l’accusa di corruzione aggravata, finanziamento illecito e inizialmente anche per associazione mafiosa. Ora, per Alemanno, che in questi anni ha assistito, suo malgrado, ad una lunga gogna mediatica, cadono le accuse. Lo hanno deciso i giudici della Sesta sezione penale della Cassazione che hanno annullato senza rinvio le accuse per corruzione nei suoi confronti.
Per lui era stata chiesta la conferma della condanna a 6 anni, per corruzione e finanziamento illecito, ma oggi la Cassazione si è pronunciata contro, assolvendolo dall’accusa di corruzione e chiedendo la rideterminazione della pena. L’ex sindaco, presente oggi in aula, era stato condannato in primo grado nel febbraio 2019 a 6 anni nell’ambito di uno stralcio del processo Mafia Capitale, sentenza confermata in appello lo scorso 23 ottobre. L’ex sindaco di Roma in particolare era accusato di aver ricevuto denaro da Salvatore Buzzi, l’ex ras delle cooperative, e dall’ex Nar Massimo Carminati, attraverso la sua fondazione Nuova Italia. Oggi, a distanza di anni, per lui giustizia è – in parte – fatta. Chi pagherà ora per le accuse (infondate) a lui rivolte?