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Economia

Bitcoin regge. Preoccupazione per gli indici americani

Ieri bitcoin è salito a 21 mila dollari, ma non è riuscito a rompere la resistenza, si tratta comunque di una mancata rottura del rialzo che non dovrebbe comunque preoccupare i rialzisti.

Anche le altcoin, questa volta guidate da ETH, hanno avuto una buona giornata positiva. Si tratta di notizie positive per il settore delle criptovalute dato che, per esempio, l’indice Fear and Greed è salito di 6 punti a 21.

Al contempo Santiment, una società di analisi dei dati, ha annunciato venerdì scorso che Ripple sta guadagnando terreno su tutti i principali scambi di criptovalute con flussi decisi a orari precisi.

La società di analisi ha suggerito che il picco nell’attività di rete potrebbe essere un segno di un “insolito” movimento di prezzo per la criptovaluta. Il volume degli scambi della criptovaluta è sceso ai livelli precedenti dopo il rapido aumento. Inoltre, dal punto di vista tecnico, XRP si sta avvicinando a un’area di resistenza chiave dopo aver guadagnato il 13,3% negli ultimi tre giorni. Il limite superiore del canale parallelo sviluppato sulla media mobile a 100 ore e il grafico a quattro ore sta formando un ostacolo chiave vicino al livello 0.35 dollari. La criptovaluta deve guadagnare abbastanza slancio per superare questo ostacolo e innescare una rottura rialzista dal livello di 45 centesimi di dollaro.

Intanto la Germania e gli Stati Uniti hanno condiviso il primo posto nell’ultima classifica trimestrale globale delle criptovalute della società di analisi Coincub. I due paesi sono entrambi al primo posto, con gli Stati Uniti in testa alla classifica per il primo trimestre del 2022. Il loro predominio è dovuto ad un ambiente normativo avanzato e a un ampio investimento in Bitcoin da parte di istituzioni consolidate. La classifica Coincub assegna punti in nove categorie principali. Si tratta di governo, servizi finanziari, popolazione, tassazione, sviluppo dei talenti e partecipanti al settore, commercio, frode e potenziale ambientale. L’attuale classifica ha introdotto nuove sottocategorie come Corsi di formazione sulle criptovalute e Offerte iniziali di monete per fornire una metrica più ampia. – Sebbene la capitalizzazione di mercato della finanza decentralizzata sia scesa di un enorme 74,6% nel secondo trimestre del 2022, l’attività nel settore rimane elevata, come mostrano ora nuovi dati.

Intanto tiene banco il rischio di ulteriori svendite per quanto riguarda gli indici americani tra cui SPX500. Il primo sell-off del mercato (minimo del 23% quest’anno) è stato dovuto a valutazioni azionarie riviste. Infatti, l’eccesso di liquidità dovuto ai tassi molto bassi (periodo covid) ha favorito gli investimenti in titoli growth. Con la stretta monetaria, gli investitori hanno scontato l’esaurimento della liquidità e quindi hanno rivisto al ribasso le valutazioni dei titoli (alcuni sono ancora troppo alti) Il secondo sell-off potrebbe essere dovuto a revisioni degli utili che sembrano essere eccessivamente ottimistici in questo periodo di rischio di recessione.

Ecco un cocktail esplosivo non favorevole alle aziende americane: – un dollaro troppo forte (a causa della stretta) che rende le merci più costose per gli stranieri; – le aziende sono alle prese con pressioni sui margini dovute all’elevata inflazione; – le aziende finiranno per avere scorte elevate e indesiderate – la domanda esterna resta più lenta (Cina e crisi ucraina) – rallentamento della domanda interna (aumento dei tassi di interesse) Dato il deterioramento del contesto macroeconomico, è difficile rimanere ottimisti in questo periodo storico delicato.