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Il Post-It di Marco Vannucci: Fu il Belpaese.

In questi giorni è diventato virale, in internet, un video girato a Roma, in Piazza Navona, dove due malcapitati vigili urbani sono alle prese con un inglese maccaronico. I due tutori contestavano ad un individuo d’oltre Manica il reato di disturbo alla quiete pubblica, nonché il mancato decoro civico. In effetti, l’uomo, girava bel bello per la piazza a torso nudo munito di uno stereo, stile juke box, al massimo del volume frastornando i presenti.

Il suddito di Re Carlo, visto l’andazzo, se n’è approfittato immediatamente rifugiandosi in un furbesco: sorry, I don’t speak Italian. Il sorry, scusate, è una licenza del sottoscritto. In realtà l’inglese s’è guardato bene dal chiedere scusa, continuando a farsi i fatti suoi come se nulla fosse accaduto. Il video termina qui. Video trasmesso, con tanto di derisione verso i due poliziotti comunali, nella rete ma pure dai principali TG nazionali. Tutti concordi nell’inammissibilità, per un vigile urbano, non sapere parlare in inglese.

Sinceramente non saprei come sia andata a finire la storia, però mi rammarico nel constatare come siamo diventati un popolo zerbino. D’accordo: Roma caput mundi ed i vigili urbani dovrebbero saper districarsi in diverse lingue, però…  Se Roma è caput mundi, Londra o New York non sono da meno; e che di dire di una Parigi? Bene: trovate un bobby, un police man o uno straccio di tutor, capace di parlare in italiano. A Londra come a New York, a New York come a Parigi.

Fatemi capire: se uno straniero, in Italia, usufruisse il diritto di interloquire nella sua lingua, perché a noi non è concesso quando ci rechiamo all’estero? Che abbiano vinto la guerra lo so, e l’ho capito, ma che noi tutti i giorni dobbiamo continuare mostrare lingua e culo… ecco, io non ci sto!

E’ il Belpaese, bellezza! Questo Stivale capace di salire sulle barricate per un criminale sbattendosene per gli aventi diritto messi alla fame, quando finirà la manfrina con i compagni che sbagliano? Il Belpaese dei caporali e del caporalato, degli zerbini e delle pecore belanti, del: avanti, c’è posto! Quando il posto, anche di lavoro, è finito da un pezzo.

Il Belpaese che fu di Dante e di Virgilio. Ahi, serva Italia, di dolore ostello… Ridatemi la mia Italia, questa non la riconosco più.

Marco Vannucci