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Cultura

Mauro Corona a Trento, per il festival

Mauro Corona ha presentato a Trento il suo ultimo libro: “Arrampicare. Una storia di rocce, di sfide e d’amore” (Solferino), in cui racconta come ha vissuto lui personalmente gli aneddoti di una vita di scalate condivisi con altri amici, come Manolo o a volte con persone incontrate sul percorso per caso.

“La montagna si infila sotto la pelle e diventa sintesi: se la salita fa pensare alla fatica, è comunque una visione del tutto naturale della natura umana, che per uscire da sé e dai problemi cerca di salire; arrampicarsi è fare un patto per sopportare il dolore e resistere.”

“La mia montagna per la salita preferita ce l’ho davanti a casa, fin da piccolo ci pensavo.”

Corona racconta di come le prime salite fossero fatte con attrezzatura rudimentale che poteva essere anche pericolosa, poi gli hanno dato il permesso. Scarponcini e mani nude. In sintesi e lapidariamente: ci sono molte cose che si possono fare, ci sono molti modi di affrontare la montagna, anche bevendo tisane e facendosi aiutare da tutti i supporti tecnologici e tutte le diavolerie del caso, poi c’è il modo di Mauro Corona, in sicurezza ma sempre con la spontaneità.

Le citazioni dall’intervento di Mauro Corona presso l’Auditorium del Centro Santa Chiara di Trento, in occasione del libro omonimo, arrampicare, sarebbero molte, ma ci limiteremo.

“Come quando si scolpisce, si toglie il superfluo. La scrittura è la storia che voglio sentirmi raccontare e che non c’è”.

Mauro Corona inizia a parlare di sé iniziando dai ricordi delle persone care, immergendoci in una famigliarità intima di confessione, cuore a cuore, in cui gran parte della scena è occupata dalla Montagna, l’altra parte rimanente è in evoluzione.

Mauro parla della sua vita passata cercando di alternare i momenti della scalata ai momenti della lettura e della scrittura, ai momenti dell’anima, che sono intercalati da ricordi, lavoro su se stesso e resistenza contro l’alcol. “Non si smette mai di essere alcolisti, si può imparare a gestirlo e basta.” La pensa così Mauro, che in questa serata presso il Teatro Auditorium Santa Chiara si mette in contatto diretto con il suo pubblico, intervistato da Simone Marchi, che è anche il suo manager.

Senza limiti tra noi e voi, come si usa dire: la montagna è sfida per sé stessi, è un momento di pensiero e di azione insieme, dove non c’è tempo per tornare sui propri passi, o si va su oppure può essere davvero giù.

La cultura e la lettura, dormire poco aiuta

La storia che troviamo in questo libro è un progresso di 17 capitoli e una appendice, dove si narrano episodi salienti e veri della vita di scalatore e sportivo che ha passato Corona.

Mauro ha utilizzato molti autori filosofici e di letteratura per raccontare la sua, di filosofia. Il suo è stato un incontro molto partecipato, sono stati tanti coloro che hanno poi atteso di terminare la lunga fila per avere l’autografo sul libro: l’atrio era colmo di lettori, di tutte le età. Dai bambini alle persone anziane.

“Scrivo come Joyce, tutta una tirata, senza punti.” Ironico Mauro, mentre alza il suo bicchiere d’acqua “schifosissima” e “domani sarà il bene più prezioso” ha detto. Litigheremo per avere acqua. Certo.

Mauro Corona è forse diventato molto famoso anche grazie alla collaborazione televisiva che lo vede impegnato ogni settimana come ospite fisso da Bianca Berlinguer a “Carta Bianca”, ma anche sul palco è la stessa persona che vediamo in televisione, solo più vicina e più umana.

La musica si legge con le orecchie, la montagna si guarda con la mente, la filosofia di Mauro Corona non contempla ripensamenti: la consapevolezza è che tutto appartiene a chi lo compie, senza delegare, senza dare la colpa agli altri, senza scaricare le responsabilità.

“L’arte ha molte facce. Perché scrivere, scalare, scolpire, sono la stessa cosa. Cambiano i materiali … ma in tutte le arti, devi prima avere un’idea. Quella montagna. Quella scultura. Quella pagina. E poi devi togliere. Aggiungere vuoto sotto di te, togliere vuoto sopra di te.”

Libri – Mauro Corona

Martina Cecco

Riguardo l'autore

martinacecco

Giornalista e blogger. Collaboro con il web in rosa di Donnissima. Dirigo Secolo Trentino e Liberalcafé. Laureata in Filosofia presso l'Università degli Studi di Trento. Collaboro con un Progetto sperimentale di AI.