L’artista Marino Carletti di Santa Agnese di Civezzano ha voluto omaggiare la memoria di Agitu, scolpendone, a grandezza naturale, i tratti in un tronco di legno di cirmolo. Un pezzo unico, scolpito con maestria, nel quale ha cercato di cogliere l’essenza di Agitu e del suo essere. Ha cercato di riproporre il suo sorriso splendente con i grandi denti candidi che la caratterizzavano, le braccia all’altezza del petto mentre sostengono due forme di formaggio di capra, fatto con il latte delle sue capre.
In esposizione di fronte alla statua in cirmolo, l’adesione alla campagna di solidarietà per i casi che vedono l’omicidio (prevalentemente) di donne nel contesto dei rapporti sessuali, amicali, famigliari causato dalla cultura della dominanza sessuale e della proprietà sulle persone fisiche.
L’abito ricorda gli abiti tipici delle popolazioni di oltremare, lungo fino ai piedi e molto ampio che sembra confondersi con un supporto che riporta intagliati nella parte bassa e tutt’intorno, motivi relativi alle origini di Agitu, con animali esotici: giraffe, leoni, uccelli, alberi, fiori, mani che si tendono. Un riassunto della storia della sventurata giovane.
E’ un’opera sicuramente importante e degna di nota ancorchè per la tecnica, proprio per il profondo significato umano e affettivo che l’artista ha voluto tramettere con questo imponente lavoro.
DATE
Dal 28/04/2023 fino al 12/05/2023
LUOGO
Palazzo della Regione