L’euroderby di questa sera tra rossoneri e nerazzurri vedrà fronteggiarsi due rivali storiche del calcio italiano, ma questa volta in un contesto più ampio, ovvero quello europeo.
In queste partite subentrano ansia, tensione e più che la paura di perdere, la paura di vedere l’avversario vincere. Non importa come le due squadre arrivino a questa partita, perché nel derby non ci sono favoriti e sfavoriti.
Agli inizi del ‘900 questo era anche lo scontro tra la tifoseria dell’Inter, emanazione della borghesia cittadina, contro quella del Milan, a maggioranza dalle classi popolari.
Infatti, i tifosi nerazzurri soprannominarono quelli rossoneri casciavìt, che in milanese significa “cacciaviti”, proprio per indicare la loro estrazione operaia. Di rimando questi ultimi apostrofavano i primi baùscia, termine dialettale milanese che significa “sbruffone”, essendo allora la tifoseria interista composta perlopiù dalle classi altolocate.
Oggi, ovviamente, tra le tifoserie non è più avvertita questa separazione dal punto di vista sociale e culturale, ma le rivalità che si sono sedimentate nel corso dell’ultimo secolo permangono.
Sugli spalti sono attese emittenti televisive e ospiti d’eccezione da tutto il mondo, pronti ad assistere a quella che si prospetta essere la sfida più avvincente degli ultimi anni.
Anche se non sono ancora stati presentati dati ufficiali, le prime stime parlano di un incasso record per le casse rossonere (ben oltre i dieci milioni di euro). Il prezzo medio di un biglietto al terzo anello si aggira attorno ai 120 euro, con un incremento che va oltre il 700% se si pensa che per la stessa partita, vent’anni fa, bastavano 14 euro.
Prezzi folli? Probabilmente sì, ma quelli della partita di andata possono definirsi ancora “economici”. Infatti, in occasione della sfida di ritorno, l’Inter emetterà tagliandi con un rincaro che oscilla tra il 10% e il 20% in più rispetto all’andata.
I precedenti
Sul campo l’ultimo precedente tra rossoneri e nerazzurri in Champions League si ebbe nel quarto di finale della stagione 2004/05; due anni prima, invece, le due compagini si sfidarono nella semifinale che vide poi trionfare il Milan, a Manchester, contro un’altra squadra italiana, la Juventus.
Nell’ultima semifinale di Champions il doppio confronto fu molto equilibrato; l’andata terminò a reti bianche in “casa” del Milan, mentre il ritorno vide il tabellino fermarsi sull’1-1, con reti di Shevchenko e Martins. Furono quindi i rossoneri ad approdare in finale in virtù della regola del gol in trasferta (da quest’anno la regola è stata abolita).
La sfida di stasera
Come detto, quella di vent’anni fa è stata una sfida in bilico fino all’ultimo, cosa che probabilmente si ripeterà anche nelle sfide di stasera e di martedì prossimo. L’importanza della sfida è colossale, difficile che le squadre si sbilancino lasciando spazi in contropiede. I bookmakers vedono leggermente favorita l’Inter per quel che concerne il passaggio del turno.
Tutto scorre su un filo labile, quasi invisibile. Milan-Inter e Inter-Milan, due sfide memorabili, due sfide destinate ad entrare nuovamente negli annali della storia del calcio italiano in Europa.
Mattia Nadalini