“In Trentino ci sono 76.000 fumatori, circa un quinto della popolazione adulta, una proporzione purtroppo stabile negli anni. La Giornata mondiale senza tabacco prevista domani, 31 maggio, è l’occasione giusta per sensibilizzare ulteriormente su questo tema. Avere meno persone che fumano significa avere meno rischi per il singolo, per la collettività e per la tenuta del sistema sanitario. Dire addio al tabacco è quindi una scelta dell’individuo ma che ha riflessi generali. Personalmente mi ritengo fortunato, non ho mai iniziato questa abitudine. Capisco che smettere non è facile e non voglio entrare nel merito delle decisioni individuali. Ma perché, mi limito a sottolineare, non cogliere questa giornata per una riflessione in più su questo tema? Su una scelta che, ripeto, è una scelta per il bene di se stessi e degli altri”. Così il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti interviene alla vigilia della Giornata mondiale senza tabacco, una ricorrenza che ha un significato importante per la collettività e dunque per l’Amministrazione provinciale e il sistema sanitario trentino.
Anche per l’assessore provinciale alla salute, politiche sociali e famiglia Stefania Segnana è importante soffermarsi su questo tema: “La Giornata mondiale senza tabacco ha come scopo incoraggiare le persone a smettere di fumare e sensibilizzare l’opinione pubblica sugli effetti dannosi del consumo di tabacco della nicotina e dell’esposizione al fumo. Vorrei inoltre portare all’attenzione – prosegue l’assessore – un fenomeno in crescita, soprattutto fra le fasce più giovani della popolazione. Si sta diffondendo l’utilizzo dei device elettronici per inalare nicotina, con colori e gusti accattivanti soprattutto per i minori. Si tratta dei cosiddetti puff, nati per disincentivare l’utilizzo di tabacco, ma che in realtà si stanno dimostrando un mezzo capace di rendere dipendenti dalla nicotina i giovanissimi. Ecco, il compito di noi amministratori è quello di informare la popolazione e le famiglie sui rischi associati e le strategie di marketing, garantire il più possibile che le nostre scuole e i nostri luoghi di socialità siano liberi da fumo e nicotina”.
Il messaggio di sensibilizzazione è stato condiviso dal presidente Maurizio Fugatti intervenuto anche a nome dell’assessore Segnana alla conferenza stampa promossa dalla Lilt, a Palazzo Geremia a Trento, sul progetto contro il fumo dedicato alle scuole primarie, dal titolo “Agenti 00 Sigarette”. Oltre a Fugatti erano presenti il presidente di Lilt Trento Mario Cristofolini e il direttore dell’associazione Valentina Cereghini, l’assessore del Comune di Trento Mariachiara Franzoia, il presidente dell’Ordine dei medici Marco Ioppi, Maria Grazia Zuccali, direttrice del dipartimento prevenzione di Apss, nonché Pirous Fateh-Moghadam, dell’Osservatorio epidemiologico del Dipartimento prevenzione Apss, che ha illustrato i dati trentini relativi al consumo di tabacco.
Fumo, i dati in Trentino
In Trentino vi sono complessivamente 76.000 fumatori. Rispetto alla popolazione complessiva adulta, il 21% è un fumatore, il 22% è un ex fumatore e il 57% è un non fumatore. L’1% dei trentini fa uso di ICOS (tabacco riscaldato) e il 2% usa la sigaretta elettronica nella maggior parte dei casi con nicotina (69%). Circa la metà di chi usa la sigaretta elettronica (54%) lo fa in combinazione con la sigaretta tradizionale, quindi senza alcun beneficio per la salute.
L’abitudine al fumo è più diffusa tra: gli uomini (26% vs donne 17%), i giovani (18-24 anni 29% vs 50-69 anni 15%), le persone con bassa scolarità (23% vs laurea 18%), le persone con difficoltà economiche (31% vs senza 20%).
Due su tre dei ragazzi trentini tra i 13 e i 15 anni non ha mai fumato i prodotti del tabacco o provato la sigaretta elettronica, anche se il contesto di vita e le amicizie dei ragazzi condizionano le loro scelte rispetto a fumo e nicotina.
Il 14% dei ragazzi trentini usa abitualmente la sigaretta elettronica e/o prodotti a tabacco riscaldato (HTP). Fra questi vi sono ad esempio le puff bar, rese attraenti per i giovani da design, varietà di aromi e marketing, le quali di norma contengono nicotina (o sali di nicotina); una puff bar fornisce in media più di 300 sbuffi, l’equivalente di oltre 20 sigarette.
Sulla consapevolezza dei danni da fumo, la percentuale è del 92% per le le sigarette, del 69% per le HTP e del 56% per le e-cig (percentuale che scende al 28% tra chi le usa).
Infine in merito al fumo passivo: anch’esso è causa di malattie e morte prematura tra i non fumatori e gli effetti non si limitano alle sigarette, visto che l’aerosol espirato da chi fa uso di e-cig contiene sostanze chimiche dannose e le cause a lungo termine a questa esposizione non sono ancora note.
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