Hanno raccontato la loro esperienza con la tavola, partendo dai primi filmati in cui tiravano delle curve da piccoli, su normali tavole. Sono arrivati in cima al podio nella disciplina mista a coppie. Il loro oro è nella storia dello snowboard, uno sport conosciuto da tanti, ma praticato malissimo: March ha messo in evidenza come, sulle piste, sia per l’inesperienza che per la presenza di altre persone, non sia possibile provare il piacere di queste discese. Insomma, chi non lo esercita come disciplina sportiva, ma come turista, si diverte poco, non ha una buona esperienza.
Ochner più pragmatica: si sta dedicando agli studi in Giurisprudenza, è nella squadra della Polizia, tra due esami sarà laureata e – oltre lo snowboard – vede una possibile carriera come Giudice.
La famiglia di March non era molto propensa che il figlio facesse questo, ma alla fine, siccome March aveva deciso di usare altro pur di fare discese, si sono rassegnati.
Ci mescolano secondo i risultati, non secondo amicizia
Da profani giornalisti arrivare a capire la criptica mente di questi due sportivi non è difficile: entrambi avevano un sogno, la determinazione, la volontà, le energie, le risorse per farlo.
Nadya ha descritto la sua gara vittoriosa che una esperienza che la ha formata: si era resa conto, verso la parte finale del percorso, che non potevano che aver vinto loro.
Aaron March scivola per l’Esercito, è di Bressanone e ha già delle vittorie in Coppa del Mondo. Ha accettato di trainare con sé la collega, mettendocela tutta, e hanno vinto, sul suo Insta, solo snowboard. Nadya sette podi e due vittorie in Coppa del Mondo. Nel parallelo a squadre è notoriamente molto forte.
Allenamento, forza di volontà, determinazione, sono doti che lo sport, il lavoro e la vita privata richiedono, almeno per evitare che si possano rompere dei momenti importanti, senza motivo.
Nadya non ha mai saputo odiare chi vincesse prima di lei, ma da qualche tempo il suo stile maturo le ha portato risultati.