L’I.A., l’intelligenza artificiale, autorizza delle forme completamente nuove di “manipolazione “. Gli stati sono superati, impotenti difronte all’appetito politico dei giganti del “numerico”.
Vi ricordate quando i giganti di Silicon Valley hanno organizzato l’eutanasia numerica di Donal Trump? Questo ha costituito il primo «colpo di Stato numerico». Molti oggi sono minacciati d’esclusione dai «social» in conseguenza alle loro idee o opinioni o visioni filosofiche che contrastano quelle di Silicon Valley, padroni dell’I.A. e che tutti i governi incontrano, compreso il governo Meloni, che sono transumaniste, progressiste e universaliste.
Non solo gli USA ma anche l’Europa ha perso la sua «sovranità informatica». L’I.A. di Silicon Valley ha trasformato e continua a trasformare radicalmente il mondo con nuovi modi di «manipolazione» dei cittadini. Essa si fonda sul primo territorio «privatizzato» – il cyberspazio – che appartiene ai giganti del «numerico» ed è proprio questo che riduce la sovranità degli Stati democratici, che non sanno come regolamentare i servizi che questi generano.
Così permettono ai giganti del numerico di manipolare i nostri cervelli, rimettendo di fatto in causa non solo la nozione di «libero arbitrio» ma anche di libertà, di autonomia e di identità. Conferiscono ai suoi proprietari – i padroni dei giganti del numerico – un «potere politico» sempre più crescente ed è questo che produce un «colpo di Stato invisibile».
Del resto è più di vent’anni che i dirigenti di Google spiegano come vogliono organizzare e controllare e diffondere tutta l’informazione del Mondo. La «potenza americana» del GAFA (Google, Apple, Facebook, Amazon) ha la sua concorrenza con quella cinese BATX (Baidu, Alibaba, Tencent, Xiaomi) che vorrebbero diventare la prima potenza mondiale nel 2049 (quella data per me non sarà visibile visto la mia età anagrafica, ma già si vedono gli effetti preparatori della «società numerica»). Questi giganti, americani e cinesi, sono utilizzati come «teste di ponte» dell’influenza culturale e sociale mondiale.
Oggi Cina e Stati Uniti d’America si dividono il Mondo come nel XVImo secolo la Spagna e il Portogallo si divisero l’Africa e l’America del Sud o come Stalin e Roosvelt si divisero i territori a Yalta. I giganti del numerico sono i nuovi signori dell’economia e delle potenze geopolitiche grazie proprio all’I.A. di cui hanno il monopolio in Occidente. Sono i nuovi «corsari» ma con precise ambizioni politiche e sociologiche. Primo fra questi l’americano Mark Zuckerberg che, attraverso i socials, vuole essere il «gran maestro numerico» muovendo i cittadini all’unisono nel mondo. Del resto il suo discorso pronunciato il 25 maggio del 2017 ad Harvard era un discorso politico, una arringa per un «governo mondiale». Ebbe infatti a dichiarare: «E’ la grande battaglia della nostra epoca. Le forze di libertà, di apertura e delle comunità globali, contro le forze dell’autoritarismo, dell’isolazionismo e del nazionalismo (…) Non è una battaglia tra nazioni, è una battaglia di idee.». Egli aveva paragonato Facebook ad una «Chiesa universalista e antinazionalista». Larry Page, cofondatore di Google, invece, spiegava in una intervista rilasciata a «Financial Times» che le imprese come la sua hanno vocazione a sostituirsi ai dirigenti politici poiché comprendono meglio il futuro sociale degli uomini politici. E il fondatore del Web, Tim Berners-Lee, con malizia invece spiega: «Noi siamo degli ingegneri filosofi».
La personalizzazione della pubblicità grazie all’I.A. ha permesso ai giganti del numerico di captare una parte crescente della pubblicità: Google, Facebook et Amazon monopolizzano l’86% della pubblicità negli USA e il 73% della pubblicità mondiale. I governi occidentali chiedono a questi «giganti» di fare la «polizia» nei social e questo vuol dire nominare di fatto Zuckerberg come gli altri padroni di Google e di Twitter oggi X «redattori capo e censori» dell’informazione mondiale. Quando i governi chiedono ai GAFA di divenire «gatekeepers», di fare «leggi anti-fake news», è concedere loro la definizione di «verità» e questo è il primo passo per questi giganti del numerico diventati «corporazioni», che ambiscono a “uberizzare” gli Stati, di divenirne i «Controllori autoritari»….del resto non hanno già creato le proprie monete?
Marco Affatigato