Sanremo 2024, come tutti i Sanremo, ha avuto il merito di togliere dai piedi le zecche. Dopo il caso Lucarelli che per un minuto di visibilità attacca un paio di scarpe antinfortunistiche inguardabili da pensionato, ora è il caso Geolier, una piccola paninoteca ha proposto uno sconto per chi lo vota, e dopo i fischi all’Ariston e gli insulti sui social, è stato insultato anche il titolare del piccolo locale, situazione che mette in evidenza il razzismo imperante in Italia che attacca un cantante di vent’anni perché canta in napoletano.
Possiamo sempre scavare, in caso di necessità, non è detto che al peggio non ci sia mai fine, armiamoci di pala e partite.
Meno male che ho una vita e non ho tempo da perdere sui social. Me lo dico spesso. Buon festival. Specialmente ai giornalisti in conto spesa alla RAI che si prodigano anche nel tempo libero a lavorare per Mamma Rai.
Tanto per chiacchierare di conflitto di interessi.
Viva la libertà.
La direttrice.