Marco Zingaretti propone un film racconto che parla di un periodo della vita di un italiano molto conosciuto, lo scrittorre Erri de Luca, che con la sua verve ci porta a dividere la vita in tre fasi, detti cavalli. Il terzo cavallo è la vecchiaia.
L’autore spiega come per ciascuno non ci sia nessuno che può fare da guida per affrontare l’anzianità, perché la terza età è il frutto di un percorso individuale che non è nemmeno proprietario, in quanto è l’approdo di millenni di storia evoluzionistica, tutta condensata nelle cellule dell’umanità attuale.
Davanti i bambini e una realtà sconosciuta, dietro quello che non c’è più. Una peculiarità dove il ricordo rievoca quello che è assente e lo ritorna al presente. Senza il ricordo non esiste una storia, il ricordo è memorizzare e rimembrare.
Un corpo da allenare affinché gli anni siano sempre più che il peso. Il corpo leggero sale la roccia calcarea. Si cammina, si scrive, si pensa. Si va presto a dormire e si rubano le ore dell’alba per leggere.
La ricetta di Erri de luca pare semplice, ma invece è il risultato di un percorso che è stato presentato in pellicola a Trento Film Festival 2024.