“E’ oggettivamente vero che le istituzioni bancarie, nonostante il periodo di crisi, abbiano raggiunto risultati positivi. E se aumenta il fatturato, aumenta l’utile quindi automaticamente si pagano più tasse”.
A specificarlo, ai microfoni di Radio Cusano all’interno della trasmissione ‘Cinque Notizie’ condotta da Gianluca Fabi, il Senatore della Lega, Massimo Garavaglia, Presidente Commissione Finanze, intervenuto per esplicitare il proprio pensiero in merito alla tassa sulle banche.
Il Presidente della Commissione Finanze, proseguendo nel suo intervento, ha poi aggiunto: “La possibilità di avere un contributo in più va concordata e può essere concordata in varie forme. Un’azione non concordata in una situazione normale, tipo quella nostra di ora in cui non c’è alcuna forma di emergenza, ha una normale conseguenza, per esempio una penalizzazione in borsa”.
Sul concordato, invece, Massimo Garavaglia ha chiarito: “Stiamo ai fatti innanzitutto, e i fatti ci dicono che abbiamo una situazione differenziata nell’ambito delle partite iva: se il lavoratore dipendente paga le imposte perché le versa direttamente la ditta, le partite iva hanno necessità che ci sia da parte del fisco una corretta valutazione del fatturato. Il mondo delle imprese però-spiega- è variegato e per questo abbiamo scelto di sezionare il mercato in 3 fasce: la prima è quella delle piccole realtà che hanno un sistema forfettario; poi ci sono le grandi realtà che hanno con il fisco un rapporto strutturato e infine c’è un mondo di mezzo, che è un altro mondo proprio e che conta circa quattro milioni di aziende: per queste noi puntiamo sul concordato preventivo, un accordo tra l’azienda e le agenzie delle entrate che stabiliscono che il fatturato il prossimo anno sarà esattamente quello”.
Infine sulla pressione fiscale, il Senatore della Lega ha dichiarato: “La pressione fiscale è un rapporto, cioè quante tasse entrano sul PIL. Se aumentano le entrate, come sta accadendo anche grazie a misure tipo il concordato, è un fatto positivo perché se le entrate entrano in modo strutturale si può anche pensare di abbassare le aliquote e dunque far ridurre la pressione fiscale. Quello della pressione fiscale è un dato da valutare con grande attenzione“.