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Teatro della Meraviglia. Dal 19 al 23 novembre  l’ottava edizione della rassegna di teatro-scienza organizzata da Università e Arditodesìo

Torna il Teatro della Meraviglia, il festival nato dalla creatività di Università di Trento e Arditodesìo per avvicinare il pubblico ai grandi temi della ricerca scientifica.

Torna il Teatro della Meraviglia, il festival nato dalla creatività di Università di Trento e Arditodesìo per avvicinare il pubblico ai grandi temi della ricerca scientifica. Sono quattordici gli appuntamenti ospitati dal 19 al 23 novembre al Teatro Sociale, al Teatro Cuminetti, al Teatro Portland e nello spazio Le Garage Lab di vicolo Dalla Piccola.

Tante le tematiche toccate: al Teatro Sociale si parlerà di biodiversità con Telmo Pievani e la Banda Osiris; al Teatro Cuminetti arrivano gli insegnamenti di Alberto Manzi, indimenticato maestro della Tv italiana nato esattamente cento anni fa; con Roberto Mercadini si ripercorrerà la storia di “Little boy”, il nome in codice della bomba atomica; Marco Albino Ferrari ed Emanuele Arrigazzi ci accompagneranno alla scoperta di montagne, scalate e bivacchi sotto le stelle; Fabrizio Pugliese e Fabrizio Saccomanno ci condurranno infine nel mondo dei numeri in compagnia del grande e tormentato matematico napoletano Ennio De Giorgi.

Non mancheranno poi le occasioni di approfondimento e spettacolo con esperimenti di messa in scena, dialoghi e gli Open Mike.

Il festival è stato presentato questa mattina in rettorato dai condirettori artistici e scientifici della rassegna, Stefano Oss, ordinario di Didattica e Storia della Fisica e delegato del rettore alla Comunicazione della scienza, e Andrea Brunello, direttore di Arditodesìo.

In merito, Stefano Oss ha affermato: “Per credere nella scienza è importantissimo conoscere le persone che si occupano professionalmente di questa irrinunciabile impresa dell’umanità. Nella ricerca scientifica ci sono storie, speranze, vittorie e sconfitte da raccontare e proprio a questo serve un teatro come il nostro: la meraviglia è anche quella di scoprire il lato umano dell’università”.

Successivamente anche Andrea Brunello è intervenuto, specificando: “Il teatro vero, quello che sa emozionare ma anche farci pensare, è la dimensione 2024 del nostro Festival. Ma non solo, gli approfondimenti, i dialoghi e le sperimentazioni pomeridiane accrescono ulteriormente il valore di quella che vorremmo fosse un’esperienza totale di teatro e scienza, di pensiero critico, di alfabetizzazione non solo scientifica ma umana, collettiva, civile. Il Teatro della Meraviglia è un’esperienza da gustare tutta d’un fiato”.

Tra le novità dell’ottava edizione c’è l’apertura alla letteratura scientifica. Durante le serate del festival sarà infatti allestito uno spazio in collaborazione con la libreria Due punti di Trento. La speciale bibliografia “La Libreria della Meraviglia”, disponibile online, offrirà invece una selezione curata di letture a tema scientifico e artistico scelte direttamente dai protagonisti e dalle protagoniste del festival. Una guida preziosa per orientarsi in percorsi spesso complessi e affascinanti, accessibile a chi ama la conoscenza.

Il programma

Si parte martedì 19 novembre con un doppio appuntamento al Teatro Sociale di Trento. Alle 18, Nico Pitrelli, direttore del master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della Sissa di Trieste, e Luigi Civalleri, scrittore, traduttore e docente del master, sono protagonisti del dialogo “Il microscopio delle lettere”. Alle 20.30, il palco è tutto per Telmo Pievani e la Banda Osiris con “Allegro bestiale. Viaggio ai confini della biodiversità”. Lo spettacolo, ambientato in un futuro prossimo, conduce il pubblico alla scoperta di un’Italia che era e non è più, un territorio ricco di flora, di fauna e di anima di cui dobbiamo prenderci cura.

Il giorno successivo, mercoledì 20, la programmazione del Teatro della Meraviglia si apre alle 18 a Le Garage Lab di vicolo Dalla Piccola con “Non è mai troppo tardi”. Daniela Nicosia – autrice e regista dello spettacolo su Alberto Manzi che andrà in scena la sera stessa al Teatro Cuminetti – racconta l’importanza di allenare “l’abitudine a osservare, riflettere, discutere, ascoltare, capire”. Alle 19.30, nella stessa location, Camilla Fiorello, Arianna Borani, Davide Dal Bosco e Elisa Facen presentano “Non me la sento. Trenta miserabili minuti all’esame di acustica”, uno spettacolo in collaborazione con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze fisiche del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento. La giornata si chiude alle 20.30 al Teatro Cuminetti con “Alberto Manzi: storia di un maestro”. Daniela Nicosia ripercorre la biografia del più celebre maestro d’Italia dalle esperienze nel carcere minorile di Roma fino all’insegnamento per adulti in Tv.

Giovedì 21, si torna a Le Garage Lab per “Cambiamento climatico: siamo veramente a rischio catastrofe?”. Ne parla alle ore 18 Dino Zardi, ordinario di Fisica dell’atmosfera all’Università di Trento e direttore del Festival Meteorologia. Il dialogo sarà intervallato dalle “Brevi storie di catastrofi personali” curate dalle ricercatrici e dai ricercatori del progetto Open Mike. La giornata prosegue alle 20.30 al Teatro Cuminetti con “Little boy. Storia incredibile e vera della bomba atomica”. Roberto Mercadini racconta l’ironia e l’orrore, i calcoli perfetti e le casualità che stanno dietro l’ordigno che il 6 agosto del ’45 provocò 160mila morti a Hiroshima.

Venerdì 22 novembre alle 18, il giornalista e scrittore Marco Albino Ferrari è a Le Garage Lab per “L’ambiente montano è davvero così fragile?”, un dialogo sulla capacità della montagna di essere resiliente. Alle 19.30, tornano Camilla Fiorello, Arianna Borani, Davide Dal Bosco e Elisa Facen con “Non me la sento. Il ritorno. Altri trenta minuti di folle scienza acustica”: quattro studenti disperati riprovano l’esame di acustica. Cos’è andato storto la prima volta? Perché il professore li ha così brutalmente bocciati? E, soprattutto, come faranno a prepararsi per l’ultima chance di sostenere l’esame in soli 30 minuti? La giornata si chiude alle 20.30 al Teatro Cuminetti di nuovo con Marco Albino Ferrari e il suo “Chiedi alle montagne”. Ferrari ed Emanuele Arrigazzi portano in scena la crisi climatica, la perdita di biodiversità, l’overtourism e persino la convivenza con i grandi carnivori.

Sabato 23, ultimo giorno del festival, si apre alle 10.30 al Teatro Portland dove ci sarà spazio per una proposta pensata per le famiglie e i piccoli a partire dai 5 anni con “Ho perso il filo”, la poetica e divertente storia di amicizia tra due bambini, Berto e Rosa, e un piccolo baco da seta. Nel pomeriggio, doppio appuntamento a Le Garage Lab: alle 17, Gabriele Anzellotti e Stefano Oss dialogano sul ruolo e il mestiere del matematico oggi in “Lui era come l’oracolo”; alle 18.30, Maria Vittoria Barrella e Stefano Detassis, con la regia di Maura Pettorruso, portano in scena “Troppo bella per essere vera. La più grande scoperta di una scienziata incompresa”, da un testo di Massimiano Bucchi. Alle 20.30, si torna al Teatro Cuminetti per chiudere il festival con “Verba manent. Canto per Ennio De Giorgi”. Fabrizio Pugliese e Fabrizio Saccomanno raccontano la genialità di Ennio De Giorgi, uno dei più grandi matematici italiani.

I biglietti

I biglietti per il Teatro della Meraviglia sono disponibili online sul sito internet del teatro, ma anche al Teatro Portland di Trento dal lunedì al venerdì negli orari 15-19 e ai botteghini dei teatri di Pergine, Meano, Villazzano, San Marco di Trento e presso la sede di Evoè Teatro a Mori nei rispettivi orari di apertura.

(Fonte: Il Teatro della Meraviglia Festival è organizzato da Arditodesìo e Università di Trento in collaborazione con il Centro servizi culturali Santa Chiara, il Teatro Portland, Le Garage Lab e la libreria due punti di Trento. E con il contributo di Fondazione Caritro e Provincia autonoma di Trento.)