Col Black Friday, e tutte le altre simili invenzioni che fanno sì che da oggi a pochi giorni prima di Natale sembra che i commercianti abbiano deciso di farci regali, il livello di attenzione del consumatore medio per la sua sicurezza è spesso compromesso.
Un prezzo civetta proprio per quell’oggetto che interessa è il meccanismo che fa abbassare molto i livelli di guardia che ognuno dovrebbe avere per evitare di farsi truffare.
La regola aurea è di non fare mai acquisti su siti che non si conoscono e che, per chi vuole addentrarsi nell’indagine perché proprio non ne può fare a meno, non hanno una sede in un paese Ue, sede da verificare che esista sempre con ricerche online.
Oltre questo, essenzialmente due cose sono da considerare: il furto dei dati dello strumento di pagamento che si utilizza e l’acquisto di oggetti che non verranno mai recapitati.
Nel primo caso (furto dei dati) è bene usare solo carte prepagate che hanno credito per lo specifico acquisto.
Nel secondo caso (mancato recapito dell’acquisto), se si è “cascati”, c’è poco da fare se non levarsi la soddisfazione facendo una denuncia ad Antitrust.
Per capire l’importanza di questi apparentemente banali consigli, è bene sapere (grazie a Punto-informatico.it – 1) che gli esperti di EclecticlQ hanno rilevato una rete di quasi 4.700 siti di shopping in Usa ed Europa che, ben camuffati e con sconti imperdibili, ci sono solo per rubare i dati della carta di credito (1).
Creati da un gruppo cinese, SilkSpecter, copiano la grafica di siti legittimi di noti marchi e indirizzano per gli acquisti verso loro pagine che rubano i dati. Se si è curiosi per le offerte proposte, invece di andare sui loro link, è bene andare direttamente sui siti dei marchi menzionati, e lì verificare l’offerta.
(Fonte: ADUC)