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Ucraina. Toscano (Democrazia sovrana e popolare): “Ucraina aggredita è lettura che manipola percezione opinione pubblica”

enso che da un punto di vista superficiale l’Ucraina possa anche sembrare la nazione aggredita, vittima di un rigurgito imperialista russo, ma questa è solo una lettura atta a manipolare l’opinione delle persone.

“Penso che da un punto di vista superficiale l’Ucraina possa anche sembrare la nazione aggredita, vittima di un rigurgito imperialista russo, ma questa è solo una lettura atta a manipolare l’opinione delle persone. La verità è che le cause del conflitto russo- ucraino partono da lontano e sono tutt’altro che segrete. Molti personaggi del panorama informativo fino a pochi anni fa riconoscevano gli errori che hanno portato al conflitto, come l’avanzata occidentale fino ai confini russi. Poi improvvisamente dev’essere arrivato un ordine e abbiamo fatto finta che Putin fosse impazzito e stesse tentando di ricostruire l’URSS: credo che questa narrativa e questo modo di fare giornalismo non facciano bene a nessuno”.

A dichiararlo, ai microfoni di Radio Cusano, Francesco Toscano, presidente di Democrazia sovrana e popolare, intervenuto a ‘battitori liberi’ in merito al conflitto russo-ucraino.

Successivamente, proseguendo nel suo intervento, Francesco Toscano ha poi aggiunto: “È chiaro che il progetto di disarticolare la Russia risale alla caduta del muro di Berlino, in quel momento-spiega- il potere globalista ha immaginato un mondo che non prevedeva nazioni libere e sovrane. Bisogna dire che la Russia combatte da anni, e non contro l’Ucraina come si dice. La Russia combatte contro la Nato, che dispone di armi e risorse che mette da anni a disposizione dell’Ucraina. Il problema è che ora con l’avvento di Trump è cambiata la leadership. Trump ha portato un’idea geopoliticamente diversa-continua- che prevede la fine della globalizzazione e un ritorno di equilibrio tra potenze. Lui considera Putin un interlocutore, al contrario dell’Europa che è solo un gruppo di pagliacci con cui non vuole perdere tempo”.

Il Presidente di Democrazia sovrana e popolare ha poi concluso il suo intervento con una riflessione: “Io credo che la fine della globalizzazione possa essere qualcosa di positivo. Fino a quando gli stati avevano senso noi eravamo una potenza e vivevamo un periodo di crescita e ricchezza. L’avvento della globalizzazione invece ha portato alla fine del welfare e l’aumento della disoccupazione: è fondamentale il ritorno alla centralità degli Stati nazionali, per restituire dignità e sovranità ai cittadini”.