Le elezioni comunali del 2025 in Trentino-Alto Adige si sono concluse con un risultato che segna una svolta storica nel panorama politico regionale: il centrodestra si afferma in modo netto, conquistando diverse amministrazioni chiave e ottenendo una vittoria simbolica e decisiva a Bolzano.
Il risultato più eclatante arriva proprio dal capoluogo altoatesino, dove Claudio Corrarati, imprenditore ed ex presidente della CNA regionale, ha vinto il ballottaggio con il 51,03% dei voti, battendo il candidato del centrosinistra Juri Andriollo, fermo al 48,97%. Si tratta di un momento storico: è la prima volta dopo decenni che Bolzano viene amministrata da una giunta di centrodestra. A fare la differenza è stata anche la scelta della Südtiroler Volkspartei (SVP) che sosterrà la maggioranza di centrodestra così come già avviene in provincia.
A livello regionale, il centrodestra esce complessivamente rafforzato, consolidando la propria presenza anche in territori dove, fino a pochi anni fa, risultava minoritario. Tuttavia, il centrosinistra si è imposto a Riva del Garda, dove Alessio Zanoni ha vinto nettamente con il 60,89% dei voti, sconfiggendo Silvia Betta, sostenuta da Fratelli d’Italia e da una coalizione civica.
Un’altra eccezione significativa si registra a Merano, dove l’SVP, in alleanza con il centrosinistra, ha riconquistato il Comune con Katharina Zeller, dopo un decennio di amministrazione civica. A Pergine Valsugana, invece, si è imposta con uno scarto ridotto la coalizione di centrodestra, guidata da Marco Morelli, a conferma di un equilibrio politico tutt’altro che scontato.
Degna di nota è anche la sfida di Pergine Valsugana, dove il centrodestra si è imposto con Marco Morelli, che ha vinto il ballottaggio con uno scarto risicato. Il risultato, pur non clamoroso come quello di Bolzano, conferma una tendenza favorevole per il centrodestra anche nei centri medi del Trentino, dove la competizione è stata molto serrata.
Se la sconfitta a Riva può essere considerata fisiologica per il centrodestra, alla luce delle dinamiche locali e dell’ampio consenso personale del candidato vincitore, il successo a Bolzano rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma.