Eurozona

LA GERMANIA SOSPENDE SCHENGEN IN VISTA DEL G7: PROFUGHI FERMI IN ALTO ADIGE

Il 7 e l’8 Giugno, presso il castello di Elmau, a sud di Monaco di Baviera, si svolgerà il G7, ovvero l’incontro tra i capi di stato delle sette maggiori potenze economiche.

Un posto decisamente isolato, per garantire la massima sicurezza e uno svolgimento in piena serenità dell’incontro. Non sono mancate, infatti, minacce sia da parte dei membri del movimento “Stop G7”, che hanno dichiarato che si opporranno in tutti i modi alle decisioni politico-economiche prese ad Elmau rispondendo con “manifestazioni, blocchi e cortei”.

Più sostanziale (e decisamente più pericolosa) la minaccia dei Black Bloc, che potrebbero ripetere a Monaco di Baviera quanto di turpe fatto a Milano e a Francoforte qualche mese fa.

Per mantenere l’ordine, dunque, la Germania ha stabilito la chiusura delle frontiere dal 26 Maggio al 15 Giugno: un’interruzione temporanea del trattato di Schengen che produce due effetti: il primo è sicuramente quello di un maggiore controllo e una più decisa messa in sicurezza dello stato, dall’altro uno spostamento dell’area dei controlli che potrebbe creare problemi.

Difatti i controlli per l’accesso in Germania avverranno al confine con l’Austria, ed è inevitabile dire che tutto l’asse che da Verona conduce a Monaco passando per Innsbruck verrà messo sotto la lente di ingrandimento.

Il problema, però, non si pone tanto sull’area dei controlli, quanto sulla quantità di controlli. Difatti l’asse Verona-Innsbruck-Monaco, che per necessità passa anche da Bolzano, è la via principale di passaggio degli immigrati che, giunti in Italia, tentano di arrivare in Germania.

Infatti, dati i controlli non troppo rigidi col trattato di Schengen, non è impossibile salire sul treno a Bolzano e ritrovarsi a Monaco di Baviera senza aver lasciato alcuna traccia del proprio passaggio.

Già adesso la quantità di immigrati presenti a Bolzano per operare questo passaggio è importante, come testimoniato dal questore di Bolzano, Luca Carluccio, il quale ha dichiarato che “L’Alto Adige ha registrato nell’ultimo anno un flusso migratorio che si è rivelato un fenomeno epocale, che gli agenti affrontano operando nel rispetto delle leggi, ma con la necessaria umanità”. Quello che si teme è che avvenga una stagnazione, all’interno del confine italiano e più in particolare alto-atesino, di questi immigrati che attenderanno la fine dell’interruzione per poter riprendere il loro viaggio.

Al G7 si parlerà, con buona probabilità, di immigrazione e questioni relative: chissà se un’eventuale proposta da parte di qualche altra potenza europea di chiudere temporaneamente le frontiere verrà vista di buon gusto dalla Germania…

Riccardo Ficara

Riguardo l'autore

riccardoficara

Laureato in Scienze Storiche e Giornalista pubblicista dal 2021. Collabora col Secolo Trentino dal 2014, occupandosi di cultura, società e politica.

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