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Esteri

Davide contro Golia: l’improbabile scontro armato tra Iran e USA

L’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani, ordinata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha rinnovato le paure della guerra tra gli Stati Uniti e l’Iran. L’improbabile scontro armato tra Iran e USA sembra alle porte.
Dopo l’attacco di venerdì, il supremo leader iraniano, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha promesso “una pesante vendetta” come ritorsione per la morte del generale Soleimani, mentre gli Stati Uniti hanno annunciato che dispiegheranno altre 3.500 truppe in Medio Oriente.

L’escalation alla velocità della luce tra i due stati ha lasciato gli analisti a tentare di decifrare la situazione. “In breve, gli Stati Uniti hanno fatto un passo molto pesante con l’assassinio di uno degli uomini più importanti e potenti del Medio Oriente”, ha scritto l’esperto di Iran Ilan Goldberg nel fine settimana.

Ma gli Stati Uniti e l’Iran potrebbero davvero entrare in conflitto militare diretto tra loro?
A prima vista, le capacità e le economie militari delle due nazioni sembrano mondi separati. L’indice Global Firepower classifica gli Stati Uniti come i militari più potenti al mondo, con la Russia seconda e la Cina terza. L’Iran è al 14° posto sotto la Turchia e persino l’Egitto.
Nel 2018, l’Iran ha speso 13,2 miliardi di dollari nelle sue forze armate mentre gli Stati Uniti hanno speso 648,8 miliardi di dollari, secondo l’Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma (SIPRI). In confronto, l’Italia ha speso circa 25 miliardi di dollari.

Il governo degli Stati Uniti stima che vi siano circa 600 mila membri attivi delle forze armate iraniane e un numero compreso tra 500 mila e 1 milione di potenziali riservisti.
In confronto, le forze armate statunitensi hanno oltre 1,3 milioni di personale di servizio attivo e oltre 800.000 riservisti.
Tuttavia, la coscrizione militare è obbligatoria in Iran per tutti i maschi di età superiore ai 18 anni, quindi c’è una certa difficoltà a sapere esattamente chi potrebbe qualificarsi come riservista attivo.
L’esercito iraniano è costituito da due grandi istituzioni: le forze regolari – conosciute come Artesh – e il Corpo della Guardia rivoluzionaria islamica. L’improbabile scontro armato tra Iran e USA sembra alle porte

La Costituzione iraniana del 1979 dichiara che le forze di difesa del paese sono un “esercito ideologico”, responsabile non solo della sicurezza nazionale ma anche di essere fautori della “legge di Dio” in tutto il mondo. In quanto tale, la Guardia Rivoluzionaria è la singola istituzione più importante e influente in Iran, con una profonda influenza sulla vita civile e un ruolo chiave nella diffusione dell’influenza dell’Iran all’estero.
Tuttavia, gli Stati Uniti hanno una popolazione complessiva molto più grande e l’apparato militare più avanzato del mondo, con un equipaggiamento di armi nucleari.
Gli States sono anche alleati con le nazioni più potenti e prospere non solo a livello regionale, ma in tutto il mondo.

Il punto forte dell’Iran sono i missili: il paese possiede il più grande e diversificato arsenale missilistico in Medio Oriente, con alcuni dei suoi missili balistici e da crociera in grado di colpire Israele a oltre 2000 chilometri di distanza e parti del sud-est d’Europa.
Se mai tali missili sono stati lanciati contro Israele, quello che spaventa gli Stati Uniti e i suoi generali è il programma iraniano di arricchimento dell’uranio, programma che potrebbe permettere a un paese islamico di possedere per la seconda volta armi nucleari. Non è confermato infatti l’arsenale atomico del Pakistan.

Il punto debole del’Iran è il suo isolamento militare. Il medio Oriente si caratterizza per numerosi basi USA che possono garantire un’alta potenza di fuoco, utile per far cadere il regime.