Tiene banco in Consiglio provinciale la polemica sull’Euregio, tema che vede scontrarsi la Lega e il PATT. Il dibattito nasce dagli autonomisti trentini che, con un atto politico con prima firma del Consigliere provinciale Lorenzo Ossana seguito dagli altri consiglieri autonomisti Ugo Rossi, Michele Dallapiccola e Paola Demagri, hanno chiesto un rafforzamento dell’istituzione.
L’Euregio è un progetto di collaborazione istituzionale e transfrontaliera tra le due Province Autonome di Trento e Bolzano e del Land del Tirolo austriaco, territori strettamente legati da una storia e una cultura che li ha visti uniti nel Tirolo asburgico, dal 1815 al 1918, e che oggi li vede divisi tra due nazioni differenti ma con interessi comuni molto forti.
Dopo un accordo bilaterale tra Italia e Austria nel 1993, nel 1995 l’Euregio – abbreviazione di Euroregione – aprì un ufficio di rappresentanza comune a Bruxelles, atto osteggiato fortemente dall’Italia che ricorse persino alla Corte Costituzionale. Nel 1998, invece, le tre amministrazioni locali di Trentino, Alto Adige e Tirolo arrivarono a formulare, sulla base degli Accordi di Schengen, un trattato sulla circolazione transfrontaliera. Nel 2001, invece, le tre Giunte firmarono il Manifesto delle Alpi, una serie di accordi relativi a politiche comune su temi come l’agricoltura, la tutela del territorio, le imprese, le infrastrutture, l’istruzione e la cultura. Il successivo atto politico che certificò la crescente importanza istituzionale dell’Euregio fu la firma del GECT, ovvero Gruppo Europeo di Collaborazione Transfrontaliera, istituito nel 2009. Così, nel 2011, l’Euregio è stata definitivamente riconosciuta dallo Stato italiano come personalità giuridica pubblica e transfrontaliera, con la Presidenza che spetta a rotazione biennale ai presidenti in carica delle tre giunte. L’attuale Presidente è Günther Platter, Governatore del Tirolo, mentre dal 2021 il Presidente sarà Maurizio Fugatti.
“L’Euregio è nato dall’idea di creare una regione alpina composta da popoli di lingue diverse ma accomunati da storia ed esperienze amministrative comuni, che affondano le proprie radici nelle similitudini territoriali, socioeconomiche e culturali” spiega nella mozione il Consigliere Ossana. “Uno dei suoi obiettivi principali è di promuovere la collaborazione transfrontaliera e interregionale tra i suoi membri“.
“Negli ultimi anni – prosegue Ossana – tale collaborazione si è consolidata anche con progetti turistici comuni. Tuttavia, ancora poche persone sono a conoscenza del potenziale e dell’importanza che l’Euregio può avere nella vita dei cittadini tirolesi, altoatesini e trentini. Per far sì che l’Euregio si affermi sempre più, è necessario promuovere un’intensa attività di comunicazione a tutti i livelli“.
“Tra i progetti presentati all’ultima riunione dell’Euregio, vi è il biglietto unico Euregio2Plus, col quale sarà possibile utilizzare tutti i servizi di trasporto locale, sia diretto che di collegamento, in Tirolo, Alto Adige e Trentino per una famiglia composta da due adulti e fino a un massimo di tre bambini, a un prezzo giornaliero di 39 euro” afferma il Consigliere del PATT. “In un periodo difficile per il turismo come questo, puntare su simili progetti può essere un traino per l’economia e un modo importante per promuovere i territori turisticamente e culturalmente“.
“Per questo, è necessario che il Consiglio provinciale si impegni nel sostenere una campagna di comunicazione per far conoscere ai trentini l’importanza dell’Euregio e il potenziale e le ricadute che questo può avere sulla vita di tutti” ha concluso Ossana, impegnando la Giunta ad attivare una sostanziale strategia comunicativa al fine di pubblicizzare l’istituzione.
La proposta ha incontrato la reazione di Denis Paoli, Consigliere provinciale della Lega, che comunque ha definito l’iniziativa politica come tutto sommato condivisibile. “Mi chiedo però – afferma in un comunicato stampa – che senso abbia far conoscere l’Euregio, dato che l’unione tra i tre diversi popoli che esso rappresenta sembra più virtuale che effettiva quando si pongono questioni concrete“.
“Penso, nello specifico, alle aperture post-Covid, un passaggio che ha visto l’Austria e il Tirolo non capire nell’immediato l’importanza dell’apertura del Brennero per l’economia del Trentino e dell’Alto Adige, oltre che dello stesso Tirolo” sottolinea Paoli. “Tutto ciò è avvenuto nonostante un forte appello all’unione, formulato dalle istituzione dei territori amici e confinanti“.
“A chi, come la Lega, crede nell’ascolto dei territori e nel rispetto delle autonomie come base imprescindibile per un’unione forte, questo atteggiamento è parso sconfortante” ribadisce il Consigliere leghista. “Va bene auspicare una maggiore conoscenza dell’Euregio, ma questo deve diventare la vera sintesi dell’unione tra popoli che collaborano, non un’entità virtuale o, peggio, una delusione come l’Unione Europea proprio per aver dimenticato l’ascolto e l’autonomia dei territori” ha concluso Paoli.
Riccardo Ficara Pigini