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Ciampolillo, il Senatore del Var che ha salvato Conte (e un palombo), aspirante ministro dell’Agricoltura

Senatore Ciampolillo, ci può spiegare cosa è successo ieri notte al Senato, ammesso all’ultimo momento al voto con l’aiuto della moviola visionata dai questori dopo la sospensione decisa dalla presidente Casellati? “Mi scusi, ora non posso parlare, sto facendo un soccorso a un colombo…”. Scusi, in che senso? “Mi trovo a Roma, davanti alla Chiesa Nuova, c’è un colombo ferito, sta soffrendo, lo sto soccorrendo, la richiamo più tardi”. Così avrebbe risposto, in una intervista a Repubblica il Senatore Ciampolillo nella giornata odierna, in merito alla domanda del giornalista, Alberto Custodero, della nota testata nazionale mentre cercava di capirne di più del suo voto al fotofinish.

Il senatore Alfonso Ciampolillo, detto Lello – ex M5S ora nel gruppo Misto, no-Tap, inventore, come riporta Repubblica, della terapia di criocongelazione degli ulivi per salvarli dalla xylella sarebbe, stando ad una sua stessa ammissione, tra i prossimi aspiranti a ricoprire il ruolo di ministro dell’Agricoltura, vacante dopo che Teresa Bellanova di Italia Viva ha rassegnato le sue dimissioni settimana scorsa, aprendo con Renzi, di fatto, alla crisi di Governo attuale.

“Mi sono avvicinato al banco della presidenza, c’era un gran caos, senatori, assistenti, Casellati mi ha visto e mi ha chiesto quale fosse la mia intenzione di voto. Io ho detto piu volte sì, ho alzato la mano, ho urlato ancora sì, sì….”, risponde al giornalista. “La presidente – ha poi continuato – ha sospeso l’Aula per vedere il cosiddetto ‘moviolone’, ovviamente io ho cercato di spiegare che avevo già espresso il voto, ma mi ha detto ‘no, decidono i questori dopo aver esaminato il video’. Ho espresso il mio disappunto, dopo un po’ ho visto che i senatori rientravano dicendomi che il mio voto era regolare. Il mio voto ha dato, subito dopo, la possibililità di votare al senatore Nencini, che era lì ma non era riuscito a farsi vedere. E così con questo colpo di scena il voto si è spostato in pochi minuti da 154 a 156”. Voto che, in extremis, ha dato moto a Conte e al suo esecutivo di proseguire (con la maggioranza relativa) l’azione di Governo. Pur nell’instabilità politica nazionale.