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Lettere al Direttore

Sul Caso Pedri interviene Claudio Cia (FdI)

“Le colpe e le responsabilità devono ricadere su quanti sapevano ma hanno taciuto”

La vicenda della scomparsa della ginecologa Sara Pedri ricorda per molti aspetti quanto era accaduto ad una funzionaria dell’Apss che nel 2015 aveva sottratto alla stessa circa € 2.300.000,00 e che era stata successivamente condannata in via definitiva al risarcimento per circa € 3.000.000,00. In questa vicenda lei fu l’unica a pagare, mentre chi avrebbe dovuto vigilare – e non lo aveva fatto – si vide attribuire addirittura un avanzamento di carriera.


Se quanto riportato nella relazione dagli Ispettori del Ministero sul caso Tateo corrisponde al vero, diviene evidente che le responsabilità e le colpe debbano ricadere anche su tutti coloro che sapevano (compresa l’Apss nelle sue figure dirigenziali e di coordinamento), ma che per qualsiasi motivo con le loro azioni od omissioni hanno preferito cucirsi la bocca di fronte a comportamenti tanto odiosi avvalorando la tesi secondo cui la qualità di un reparto si basa esclusivamente sulla casistica e sui freddi numeri anziché sulle relazioni interpersonali e la qualità della vita lavorativa di tutti i professionisti.


Interessante sarebbe poter conoscere il contenuto integrale della relazione degli Ispettori del Ministero. Non mi sorprenderebbe se dalla lettura di questa, emergesse che gli stessi Ispettori abbiano colto ed evidenziato anche questo aspetto di non poco conto. Vedremo. 

    Trento, 17 settembre 2021       

Cons. Claudio Cia

Presidente del Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia

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