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Esteri

Melissa Lucio: perché molti pensano che questa donna, condannata a morte, sia innocente

Nel 2008, Melissa Lucio è stata condannata a morte in Texas per il presunto omicidio di sua figlia Mariah di 2 anni, morta due giorni dopo una tragica caduta da una rampa di scale. Sotto shock è stata presa in custodia dalla polizia e accusata della morte di sua figlia. Dopo di che la condanna e la sentenza prevede la pena di morte, l’esecuzione è programmata per il 27 aprile prossimo.

Siamo in Texas, l’8 febbraio, gli avvocati della signora Lucio hanno presentato una mozione per ritirare o modificare la sua incombente data di esecuzione, e il 22 marzo, il suo team legale ha presentato una petizione per la clemenza al governatore e al Texas Board of Pardons and Paroles.

Colpevole o innocente? In Italia il sistema della Giustizia è molto diverso che in Texas e non è nemmeno prevista la pena capitale.

Chi sta dalla parte della donna lo fa con alcune posizioni, che sono presentate nei documenti della petizione che il 15 aprile scorso è stata mandata a tappeto a tutte le mail della stampa: secondo quanto emerge la bimba aveva difficoltà a camminare, è inciampata e due giorni dopo è morta. Ma come mai la bimba non era stata curata per la caduta?

Secondo la donna dopo la morte della piccola le accuse sono immediatamente andate nella direzione della colpevolezza, il tutto perché – secondo la Polizia – avrebbe avuto modo di dire che alcune ferite sono state causate da lei, ma quali ferite? Melissa è stata interrogata coercitivamente dalla polizia due ore dopo la morte di sua figlia e dopo un certo tempo ha annuito in merito al fatto di non saper come giustificare alcune ferite.

I suoi avvocati sostengono che, poiché la donna ha una storia di violenze subìte, non sarebbe in grado di sostenere a lungo una difensiva, per questo ha detto che potrebbe aver causato delle ferite alla sua bambina

Ad ogni modo: la bimba è morta per dei traumi, che secondo i patologi sono compatibili con una brutta caduta dalle scale, non da azioni umane: l’accusa ha scritto che la madre avrebbe morso la figlia, l’avrebbe malmenata e ferita. La signora Lucio ha 12 figli… e nessuno ha mai denunciato altri episodi di violenza.

“Lo Stato non ha presentato prove fisiche o testimonianze che dimostrino che la signora Lucio abbia abusato di Mariah o di uno qualsiasi dei suoi figli, per non parlare di aver ucciso Mariah”, ha scritto il giudice Catharina Haynes a nome dei sette giudici dissenzienti della Corte d’Appello degli Stati Uniti. “La giuria è stata privata di prove chiave da soppesare: questo è il punto”.

La donna è rimasta incinta e si è sposata a 16 anni, ha avuto alcune storie con uomini violenti e una vita costellata in generale di violenze fisiche e anche sessuali, per le quali pare non avere particolare consapevolezza, perché abituata a un vivere violento.

Per questi e altri motivi la donna è diventata un simbolo per la lotta contro le violenze, in generale, anche se in questo momento non è ancora stato raggiunto nessun risultato, tranne un tergiversare laconico di 14 anni, che però non vede alcun cambiamento nell’epilogo: se non ci saranno novità sarà eseguita la pena capitale per l’omicidio della figlia. MC

Riguardo l'autore

martinacecco

Giornalista e blogger. Collaboro con il web in rosa di Donnissima. Dirigo Secolo Trentino e Liberalcafé. Laureata in Filosofia presso l'Università degli Studi di Trento. Collaboro con un Progetto sperimentale di AI.