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Il Post-It di Marco Vannucci: Dagli amici mi guardo io, ma dai fratelli (d’Italia) mi guardi Iddio.

Ricevo un messaggio dal sindaco di Maclodio, Simone Zanetti: domenica, (ieri ndr) in sala civica incontreremo i candidati per le prossime regionali lombarde, ci terrei alla tua presenza, eccetera eccetera…  Non è il solito messaggio di convenienza ed un po’ ruffiano, con il sindaco di Maclodio, Simone, mi lega un rapporto di stima. Il “ragazzo” è preparato, per di più è stregato su Platone più del sottoscritto. Il che è tutto dire. Ragazzo, poiché di un ragazzo si tratta, credo che sia tra i sindaci più giovani dello Stivale, se non il più giovane in assoluto certamente se la gioca nelle prime posizioni.

Maclodio è un fazzoletto di terra ben curata situato al confine della Bassa bresciana; una piccola perla capace di distinguersi per la vivacità commerciale, a Maclodio trovi tutto, dicono da queste parti, ed è vero. Arrivo a Maclodio attraversando il mortorio di Trenzano, il comune confinante a guida sinistra, talmente dismesso da schifare pure la Guida bresciana sulla Bassa come si evince dall’edizione dello scorso anno; esemplare, per inciso, andato di traverso all’amministrazione locale. Maclodio si porta dietro l’eredità della battaglia del 11 ottobre del 1427, ricordata con dovizia ogni anno, però quando penso fu alleata di Firenze, per me pisano e ghibellino, perde in simpatia.

La sala civica è strapiena. I candidati di Fratelli d’Italia sono già in bella mostra nel centro della sala. Mi aggiorno sulle loro figure: Laura Magli, vicesindaco di Orzinuovi nonché farmacista, fa coppia con Diego Invernici, già sindaco di Pisogne d’Iseo trombato alle ultime elezioni, attuale dirigente provinciale dei fratellini. Toh, c’è anche il senatore Gianpietro Maffoni, detto Maffo per buona pace della fantasia, senatore e contemporaneamente sindaco di Orzinuovi. La presentazione, di diritto da padrone di casa, spetta al sindaco Zanetti.

Uhm… Qualcosa non va, colgo nelle parole del sindaco un chiaroscuro: le promesse vanno mantenute, afferma Simone guardando negli occhi i candidati, vediamo cosa succede… Inizia il teatrino. Il primo a parlare è il senatore Maffoni. Modo di fare, pettinatura, e vestito più adatto ad un play boy che ad un senatore. Rimpiango la sobrietà di Almirante, ma dai! Spero sia solo un’impressione personale dettata dal mio cercare il pelo nell’uovo. Siamo bravi, siamo belli, siamo noi; vogliamo, faremo, diremo. In sintesi, il discorso del senatore.

E’ il turno candidati. La prima a parlare, noblesse oblige, è la farmacista e vicesindaco di Orzinuovi, Laura Magli. La signora afferma candidamente di essere entrata in politica soltanto 3 anni fa, su richiesta del sindaco Maffoni, parla di cuore e di amore ma non promette niente di più. Almeno è onesta, penso tra me. Poi il tarlo s’insinua con la riflessione: cosa vuoi promettere, Nina, tanto di cappello per la professione di farmacista, ma se per tua stessa ammissione non ti eri mai occupata di politica sino a 3 anni fa, ed hai più di …anta anni, o sei un fenomeno o sei raccomandata ed un senatore, penso, è un buon viatico.

Scaccio il diavoletto dei cattivi pensieri ed ascolto l’altro candidato, Diego Invernici, il quale inizia parlando del terzo settore, l’importanza del volontariato, l’impegno civico ed altri contorni come la banda larga nei paesi montani vista come una conquista sociale per la quale s’impegnerà nel realizzare. Il tono monocorde ed asettico di Invernici è tale che ringrazio il caffè preso poco prima, diversamente mi sarei addormentato. Magari russando pure, non sarebbe stato bello. Infine il solito refrain: i valori, non vivo di politica, il mio lavoro mi soddisfa (allora perché non prosegui con quello?), lo faccio per voi, cuore e amore, tanti baci, auguri e figli maschi.

Ecco là la richiesta suicida: qualcuno vuole porre delle domande? Prego… In questi casi, facendo leva sulla timidezza, di solito non risponde mai nessuno ed i candidati, senatore in testa, si lanciano occhiate soddisfatte tra loro.

Di solito, ma stavolta… Alzo il braccio. Chi mi sta accanto, già abituata nel sopportami ogni giorno, capisce tutto. Potesse mi taglierebbe il braccio, conoscendomi bene pure l’altro. Il volontariato è un’eccellenza italiana, attacco, però non possiamo solo sperare nel lavoro gratuito altrui dove, con la riforma del terzo settore, i volontari sono merce rara causa le ristrettezze dovute proprio alla riforma. Avete parlato di valori, volutamente con la v minuscola, nel solito –patetico- tentativo di alienarsi le simpatie dei “parenti maggiori”, diciamo così, mentre ovunque, dai comuni fino al governo centrale, la politica del compiacere alla sinistra la fa a padrone. Sul sociale, cosa intendete fare? Incalzo.

Abbiamo parlato di internet, rispondono in coro.

Mentalmente conto fino a 10 per non arrabbiarmi, nel mentre maledico chi chiuse la scuola politica di Montesilvano, internet??? Speravo in una risposta più complessa, rispondo, speravo sulla sanità ed un piano regionale dove non preveda più le chiusure degli spedali pubblici favorendo i privati; nel potenziamento dei medici di base, nella ristrutturazione delle scuole, negli aiuti per le famiglie abbienti…

Interviene il senatore Maffoni, detto Maffo: qui siamo per la presentazione dei candidati, non ad un dibattito politico!

Ops! Non sapevo fossero candidati per il prossimo torneo di briscola, pardon.

Questi sono (forse) nati missini per morire liberali. Scusate, preferisco continuare a vivere.

Marco Vannucci