Un ricco programma per chi la sera dalle 20.00 in poi vuole godersi il museo è quello che offre l’iniziativa in notturna del MUSE.
Nell’ambito di questa la proposta del MUSE, il 27 aprile, si è tenuto l’incontro con l’esploratore Lorenzo Barone, un giovane che a 18 anni ha deciso di prendere la bicicletta, della mamma, e partire.
Le mete esplorate nel tempo sono tante: Lorenzo ha raccontato come si sono svolte le sue escursioni, di cui una anche a piedi e in slitta, le altre prevalentemente in bicicletta. Africa, Islanda, Siberia, sono alcune delle mete oggetto di interesse del giovane sportivo, che sta già lavorando e pensando alla prossima escursione. “Durante la pandemia sono rimasto bloccato in Siberia e ho trovato moglie, ho dato il tutto per tutto”.
Le foto della Yakutia e delle temperature che scendono fino a -59. “Ogni giorno uscivo a controllare il termometro. Il corpo si abitua al freddo, al poco cibo, alla mancanza di acqua. Sono stato 13 giorni senza vedere nessuna forma di vita. 2 giorni bloccato nella tenda sotto le tempeste di neve.”
“Non so dire se anche una donna potrebbe affrontare questo, ma in Etiopia ho incontrato una ciclista che in qualche modo, come me, ha attraversato in bicicletta tutta l’Africa.” Barone è stato nei villaggi dove si allevano le renne, nel deserto del Sahara e sulle coste oceaniche dal nord dell’Europa al sud estremo del continente nero. Rigorosamente sulla due ruote. “Ho viaggiato senza cambio anteriore, cambiando la catena a mano; con le gomme senza chiodi sono caduto tre volte sul ghiaccio, ho terminato la mia escursione mangiando scaglie di cioccolato sul burro, perché temevo di finire le scorte.” L’esperienza di Barone è al limite dell’estremo, ma secondo lui, l’estremo, è un concetto che non esiste, perché si può sempre andare un pochino oltre.
A piedi, in bici o sugli sci, il giovane esploratore umbro ha attraversato gli ambienti più remoti e incontaminati del nostro pianeta, sempre rigorosamente in autonomia, senza essere supportato da alcuna logistica, tranne le sue stesse forze.
L’incontro è iniziato alle ore 20.45 nella sala al piano –1, Big Void con 100 posti a sedere e molti cuscini: tante le persone che hanno partecipato, che oltre alla sala predisposta erano colmi i ballatoi museali. Un grande successo.
Le diverse esplorazioni sono state presentate con delle foto e dei video: molte delle immagini riportano luoghi incontaminati, dove l’uomo vive immerso nell’ambiente che lo accoglie e molto belli, altre immagini invece parlano di storie umane e di etnografie poliedriche. Un incontro che ha scatenato il pubblico in domande e curiosità.
Dalle 22 alle 24 infine con Ingresso libero – drink a pagamento
CAMIN Live acustico Anteprima ciclo-viaggio “Soul Ice” di Yanez Borella Show drink a cura di Cantina Endrizzi e Maso del Gusto