Ennesimo scontro in vista tra Fratelli d’Italia e Lega, ma con una possibile soluzione. Ad intervenire nel dibattito anche la Capogruppo della Lega Salvini Trentino a nome dell’intero Gruppo consiliare.
Dalzocchio ha espresso il suo dispiacere per l’atteggiamento di Fratelli d’Italia, affermando che le scelte e le decisioni del partito non riflettono l’interesse del popolo trentino, bensì sono prese in altri contesti o in accordo con altre fazioni politiche. La Lega, secondo Dalzocchio, crede nella libertà dei popoli e delle persone, ed è sempre stata alla ricerca di un approccio basato sul buonsenso e sulla logica. Pertanto, la strumentalizzazione delle parole pronunciate da Divina per risolvere i problemi di Fratelli d’Italia è stato considerato poco opportuno da Dalzocchio.
Dalzocchio ha sottolineato che durante questa legislatura, che è stata particolarmente complicata, la Lega ha lavorato a stretto contatto con il Presidente Fugatti e con gli altri partiti della coalizione, dimostrando grande sinergia e sintonia. Il gruppo consiliare della Lega ha dichiarato anche il suo pieno sostegno al Presidente per un suo secondo mandato. Dalzocchio ha affermato che la Lega non è interessata alle vicende interne di Fratelli d’Italia, tuttavia non accetta che venga messo da parte l’interesse del popolo trentino.
Le dichiarazioni di Dalzocchio sono state affiancate da quelle dell’Onorevole Urzì che ha criticato apertamente il comportamento del Presidente Fugatti. Urzì ha dichiarato che è raramente accaduto che un candidato di una coalizione si dichiari consapevole del rischio di perdere. Ha inoltre sottolineato che Fugatti, nel rivendicare la scelta di ignorare Fratelli d’Italia e di allargarsi esclusivamente al partito autonomista Trentino tirolese, ha dichiarato esplicitamente che ciò non significa che vinceranno.
Secondo Urzì, Fratelli d’Italia ha la pretesa di vincere le prossime elezioni provinciali, rivendicando uno schema di coalizione largo e condiviso, a differenza dello schema proposto da Fugatti che sarebbe chiuso e incentrato sulla sua persona. Urzì sostiene che molti dei partner attuali del Presidente non condividono questa strategia e non sono propensi a partecipare a un’esperienza elettorale che ritenuta destinata alla sconfitta.
Urzì si mostra preoccupato per la rigidità dell’approccio del Presidente e per l’isolamento di una parte della coalizione che viene convocata, senza la presenza di Fratelli d’Italia. Urzì ritiene che la strategia personalistica di Fugatti, come emersa anche dalle sue stesse dichiarazioni, sia destinata alla sconfitta.
Tuttavia, nonostante queste critiche, Urzì dichiara che rimane aperta la possibilità di un confronto sul ruolo di Fugatti all’interno della coalizione. Urzì sostiene che questa coalizione offre le migliori opportunità per l’autonomia del Trentino e invita il Presidente a considerare queste opportunità invece di arroccarsi su una strategia potenzialmente perdente.