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MAZZARA E ZARATTINI: GENERAZIONE SKATE

Lo SKATE dai Giochi di Tokio è entrato a far parte della rosa ufficiale di sport olimpici, che si possono scegliere, per gareggiare. Per questo è importante parlarne.

Oggi a Trento, al Festival dello Sport, ne hanno fatto argomento i giovanissimi campioni Alessandro Mazzara e Lucrezia Zarattini, romano lui, milanese lei.

I due hanno in comune un punto da porre all’attenzione delle scelte in materia di politiche giovanili, ovvero che in Italia gli Skate Park sono pochi.

Per competere gli sportivi dovrebbero sperimentare gli Stati Uniti, specialmente la California, luogo dove lo skate è nato come gemello del surf.

Skate Park, California, Morso della ruota, Wildbite, Boneless, Vert, Roll, Trick se volete sapere che cosa siano dovete iniziare a seguire questo sport.

In California possiamo skateare con persone di alto livello, ha detto Lucrezia. Lo stesso ha confermato Alessandro, che è rimasto però anche stupito delle strutture che ha trovato in Qatar.

“Lo skate è uno sport inclusivo, quando ho iniziato ero la sola ragazza, adesso ci sono altre ragazze” ha detto Lucrezia, ma questo sport non è adatto a chi ha superato una certa età, ha aggiunto.

“Non si deve pensare di cadere, perché la caduta, nello skate, è un fatto naturale” ha detto Alessandro.

Al netto delle esperienze personali è emerso che questo sport piace a tantissimi giovani, che si appassionano, ma che ancora non c’è un seguito ufficiale, anche se – da quando è sport olimpico – le cose stanno cambiando.

Il pubblico che ha preso parte alla prima prova di Festival per lo Skate era composto da persone giovanissime, il che fa pensare che, anche a Trento, avrà presto un seguito ampio.

Martina Cecco

Riguardo l'autore

martinacecco

Giornalista e blogger. Collaboro con il web in rosa di Donnissima. Dirigo Secolo Trentino e Liberalcafé. Laureata in Filosofia presso l'Università degli Studi di Trento. Collaboro con un Progetto sperimentale di AI.