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Eurozona

La Germania pronta a non essere più il bordello d’Europa?

Quella della prostituzione in Germania è una vera e propria emergenza con ormai le prostitute disposte a concedersi per neanche 50 euro – così come riporta il Sun – all’interno di roulotte con luci sgargianti appese alle finestre collocate sui lati delle superstrade. La questione prostituzione sta assumendo una particolare complessità a livello europeo dato che si vuole puntare a una maggiore tutela della donna.

Sebbene possano sembrare brutte, queste case mobili sono diventate ormai uno spettacolo comune in tutta la Germania e le preferite dai camionisti a lunga percorrenza. Ed è tutto totalmente legale secondo la legge tedesca che ha legalizzato la prostituzione a partire del 2002 con un’apposita regolamentazione. La legge di allora ha anche introdotto l’obbligo di utilizzare il preservativo nei rapporti con le prostitute e ha vietato le tariffe “flat-rate” nei bordelli. Ogni Comune ha poi il potere di designare zone in cui la prostituzione non è consentita, e le prostitute sorprese ad esercitare in queste aree possono essere multate o arrestate.

Nei fatti comunque l’attività è totalmente legale in Germania con dei strascichi a sfavore delle lavoratrici del settore che – così come riportato dal The Sun – hanno un guadagno inferiore rispetto a quello delle lavoratrici di altri Paesi. Una situazione che non è passata inosservata neanche agli occhi dei vertici federali con il cancelliere tedesco Olaf Scholz che ha chiesto restrizioni legali al lavoro sessuale, dichiarandolo “moralmente sbagliato” e dicendo al parlamento che è “inaccettabile che gli uomini comprino le donne”. Al contempo la Germania deve fare i conti anche con il Parlamento europeo che ha assunto a settembre la controversa decisione a favore del divieto di acquisto di prodotti sessuali sulla base del cosiddetto modello nordico. In una risoluzione, i parlamentari hanno chiesto regole uniformi per la prostituzione negli stati dell’UE e hanno invitato gli stati membri a depenalizzare la prostituzione ma a criminalizzare l’acquisto di sesso.

Una situazione particolare quella tedesca che vede oltre 1,2 milioni di uomini nel Paese acquistare sesso ogni giorno. Ma le condizioni di lavoro possono variare e gli attivisti insistono sul fatto che c’è poca protezione per le donne che lavorano nelle roulotte, che rappresentano gli estremi più oscuri dell’industria del lavoro sessuale. A differenza dei bordelli, non ci sono guardie di sicurezza o magnaccia che si occupano di clienti insoddisfatti o violenti, lasciando le donne estremamente vulnerabili e con possibili casi anche di femminicidio dietro l’angolo perchè mai come nel caso di una prostituta un “no” può rischiare di diventare una vera e propria condanna a morte.

M.S.