Invece sarebbe stato più utile perdere. Vittoria della Croazia e mesto ritorno a casa accompagnati da milioni di polemiche e bordate di fischi. Perché la Nazionale diventa di tutti solo quando vince o quando perde sonoramente, ma nella mediocrità s’infila velocemente nell’imbuto del dimenticatoio lasciando le chiacchiere al calciomercato, in attesa della prima del campionato e… Tutto va bene, madama la marchesa.
Viceversa, se avessimo perso, probabilmente qualcuno avrebbe potuto riflettere sul perché un esterno, palla al piede e con ben 4 azzurri nella trequarti avversaria, anziché tentare di saltare l’avversario abbia preferito un passaggio indietro e, da indietro a dietro ancora, la palla è finita a Donnarumma. Benedette siano per sempre le vecchie ali, l’antico dribbling, il cross teso per il centravanti. Attenzione, non è questioni di moduli, di allenatori, di formazioni sbagliate. La Nazionale è semplicemente mediocre, perché è il calcio italiano ad essere diventato mediocre.
In una serie A dove le squadre schierano 10 stranieri su 11 e dove a 25 anni sei ancora troppo giovane, ma a 29 oramai sei vecchio, quale futuro se non il ristagno nella mediocrità? Per questo era preferibile perdere. Sia mai che qualcuno avrebbe avuto il buon senso di riflettere.
Marco Vannucci