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Ministero della Cultura, firmato alla presenza del ministro Gennaro Sangiuliano l’atto con cui il produttore Pietro Valsecchi e la moglie donano allo Stato l’appartamento a Rebibbia dove, tra il 1951 e il 1954, Pier Paolo Pasolini visse insieme alla madre — Mercoledì 24 luglio 2024 - Cronaca - (foto di Cecilia Fabiano/LaPresse) Ministry of Culture, signed in the presence of Minister Gennaro Sangiuliano the deed with which the producer Pietro Valsecchi and his wife donate to the State the apartment in Rebibbia where, between 1951 and 1954, Pier Paolo Pasolini lived with his mother Rome, Italy - Thursday , Wednsday 24, July 2024 - News - (photo by Cecilia Fabiano/LaPresse)
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Il Post It: Sangiuliano, santo ma non troppo.

Il caso Sangiuliano?

Lo liquido con una battuta: finalmente, sinistra e destra, hanno trovato un punto di convergenza!

Alla destra piace la gnocca, alla Elly pure. Però, chiusa la boutade, non mi esimo dal negare la sprovvedutezza del Ministro della cultura. Sangiuliano, lontano dall’essere un Porfirio Rubirosa qualsiasi, è salito sull’albero della cuccagna cadendo come un pero per una patata. Sia chiaro: la storia dell’umanità è zeppa di concubini per passione e di Matha Hari per interesse, da Cleopatra a Marco Antonio, da John Kennedy e Marilyn Monroe, miscelando nei letti bollenti interessi di Stato e arrivismi individuali. Lo stesso Poeta con il suo celebre Canto, “Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare”, ammise come la volontà di chi detenga il potere non ammetta repliche o domande che siano pertinenti o meno. Scritto da chi, pur essendo sposato con Gemma Donati, fu per tutta la sua esistenza innamorato di Beatrice Pettinari. Noi maschietti subiamo da sempre il fascino femminile, perdemmo il Paradiso Terrestre per quell’incauto di Adamo pronto a soddisfare le voglie di Eva. Sta scritto sulla Bibbia, non su Play Boy. Noi italiani non ci siamo mai fatti mancare niente, non per nulla siamo un popolo di santi, navigatori, poeti ed amanti. Paolo e Francesca docet.

Sangiuliano è colpevole? Si, ma come tutti. Come il ragioniere delle buste paga, il fruttivendolo, il tabaccaio, il manager, il politico. Proprio al proposito dei politici non è un mistero il lettino per massaggi, nella sala dell’estetista, di Montecitorio. Se quel lettino avesse la facoltà di parola potremmo riscrivere la storia d’Italia fin dall’inizio del secolo scorso. Qualche bene informato mi confidò come il giaciglio venga appellato il lettino dei sospiri. Sangiuliano è stato un incauto, ma seppure detesto il mio è meno maiale del tuo, la sinistra taccia. Da Marrazzo e tanto oltre non può dare lezioni di moralità a nessuno.

Perlomeno, nel caso del Ministro, non esistono morti ammazzati.

Marco Vannucci