Bruxelles – La recente decisione del Consiglio dell’Unione Europea di consentire il declassamento del lupo da “rigorosamente protetto” a “protetto”, per chiedere una modifica della Convenzione di Berna, ha suscitato un’ondata di entusiasmo tra i membri della Lega, in particolare nell’eurodeputato Paolo Borchia, che da tempo si batte per una gestione più equilibrata della fauna selvatica. Borchia ha accolto con favore questa misura, sottolineando come essa rappresenti un importante primo passo per la protezione delle attività agricole e zootecniche, spesso minacciate dalla presenza di questi predatori. “La decisione del Consiglio UE riconosce l’urgenza di trovare un equilibrio tra la conservazione della biodiversità e la sicurezza delle nostre produzioni agricole,” ha dichiarato l’eurodeputato capodelegazione della Lega al Parlamento europeo, evidenziando l’importanza di politiche che rispondano alle esigenze concrete delle comunità locali.
Un impegno costante
Da anni, Borchia si è impegnato attivamente su questo tema, portando alla luce le difficoltà che gli agricoltori e gli allevatori affrontano a causa degli attacchi dei lupi. La sua battaglia non è solo politica, ma profondamente radicata nella realtà quotidiana di chi vive e lavora nelle zone rurali. “Il declassamento del lupo ci permetterà di adottare misure preventive più efficaci per proteggere i nostri allevamenti,” ha aggiunto Borchia, sottolineando la necessità di una gestione più flessibile delle popolazioni di lupi sul territorio. “In vista del Consiglio COMPET, ho già richiesto al ministro Urso di sostenere questa proposta, sottolineando l’importanza di mettere in campo strumenti di gestione adeguati. È fondamentale, come avevo già ribadito attraverso un’interrogazione al Consiglio dell’Ue la settimana scorsa, riportare il numero di lupi a livelli sostenibili, tenendo conto delle esigenze del territorio e delle comunità locali”, ha sottolineato.
Un equilibrio necessario
Questa decisione si inserisce in un dibattito più ampio sulla gestione della fauna selvatica in Europa, dove le tensioni tra conservazione e sviluppo agricolo sono sempre più evidenti. Borchia ha ribadito che la Lega continuerà a lavorare affinché le politiche europee siano in linea con le esigenze dei cittadini e delle comunità rurali. “Non possiamo permettere che le normative europee, spesso sorrette da ideologie strumentali, mettano a rischio il nostro patrimonio agricolo,” ha affermato con determinazione. Con il declassamento del lupo, si apre una nuova fase nella gestione della fauna selvatica, che potrebbe portare benefici significativi per gli agricoltori e per le economie locali, senza stravolgere la fauna. La Lega si impegna a monitorare attentamente l’implementazione di questa misura, assicurandosi che venga rispettato il giusto equilibrio tra la tutela dell’ambiente e la protezione degli interessi economici. In conclusione, la decisione del Consiglio dell’Unione Europea rappresenta non solo una vittoria per la Lega e per Borchia, ma anche un’opportunità concreta dopo le richieste già presentate da Borchia (attraverso una recente interrogazione proprio al Consiglio Ue settimana scorsa), per migliorare la vita degli agricoltori e degli allevatori in tutta Europa.
di redazione Europa