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USA. S. Craxi (FI): “Trump usa toni forti per trattare. Per noi sarà una sfida, ma problema dell’Europa è sua stessa inconsistenza”

Successivamente Stefania Craxi ha proseguito: "Il programma di Trump mi piace? Dipende da come vuole declinarlo.

“Le dichiarazioni di Trump vanno inquadrate sempre in un contesto più ampio. Se consideriamo per esempio la sua uscita sul canale di Panama -quando afferma che se lo riprenderà- capiamo quello che voglio dire. La situazione geopolitica prevede inevitabilmente uno scontro globale con la Cina, Trump non ha iniziato nulla. Storicamente, tralasciando gli ultimi decenni, il canale di Panama è sempre stato sotto il controllo americano e ora è in mano ai cinesi: è ovvio che lo rivogliano indietro. Trump usa toni e iperboli per trattare comunicativamente, ma tra i suoi toni e le sue azioni politiche il filo è tenue”.

A specificarlo è stata la Presidente degli affari esteri alla Camera, Stefania Craxi, intervenuta ai microfoni di Radio Cusano, intervenuto nel corso della trasmissione ‘5 Notizie’ in merito al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca e le eventuali conseguenze.

Successivamente Stefania Craxi ha proseguito: “Il programma di Trump mi piace? Dipende da come vuole declinarlo. Se parliamo del problema migratorio è evidente che questo ci sia, gli immigrati americani stanno infatti provocando l’abbassamento dei salari che Trump deve combattere. Lo stesso vale per il confine messicano. La situazione va risolta. I cartelli della droga al confine col Messico mettono ogni giorno a rischio la vita dei cittadini americani. Diverso è il tema della cancellazione dei diritti lgbt. Un conto è limitare i danni evidenti della cultura woke, altro è limitare i diritti umani”

La Senatrice si è poi soffermata poi sui possibili cambiamenti in campo internazionale, aggiungendo: “A mio avviso sicuramente c’è il rischio di una bilateralizzazione dei rapporti e sicuramente per l’Europa l’amministrazione Trump sarà una sfida. Mi auguro che l’arrivo di Trump sia uno stimolo per l’Europa nel costruire finalmente una politica estera e di difesa comuni. Il problema dell’Europa per me non è l’arrivo di Trump: è l’inconsistenza della stessa Europa”.

Discorso analogo per il problema dei dazi, secondo Stefania Craxi infatti l’unico modo per risolvere sarebbe: “Contrattare. Negli anni il commercio con gli USA è sempre stato proficuo, un accordo si troverà. Il vero problema è la situazione commerciale con la Cina da cui ora non traiamo alcun vantaggio”.