Home » Politica » Via libera alla riforma dello Statuto Trentino-Alto Adige: il Consiglio dei Ministri approva il disegno di legge costituzionale
Politica

Via libera alla riforma dello Statuto Trentino-Alto Adige: il Consiglio dei Ministri approva il disegno di legge costituzionale

Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi, alla presenza del presidente della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol e delle due Province autonome, l’atto definitivo con cui viene trasmesso al Parlamento il disegno di legge costituzionale di riforma dello Statuto speciale di autonomia. Con questo passaggio si avvia ufficialmente l’iter parlamentare, che vedrà il testo incardinato nelle competenti Commissioni di Camera e Senato.

Si tratta di un momento di rilevanza storica per il consolidamento e l’evoluzione dell’autonomia speciale del Trentino-Alto Adige/Südtirol, che dopo decenni si appresta a essere aggiornata e potenziata in alcuni suoi punti chiave. La riforma, approvata in via preliminare già lo scorso 9 aprile, prevede infatti il ripristino degli standard di autonomia precedenti, ampliandoli al contempo con nuove competenze e innovazioni normative rilevanti.

Tra le principali novità introdotte dal disegno di legge figura il cosiddetto principio di intesa: un meccanismo che stabilisce che eventuali future modifiche dello Statuto non potranno più essere adottate unilateralmente dallo Stato centrale, ma richiederanno l’accordo preventivo fra lo Stato stesso, la Regione e le Province autonome di Trento e Bolzano. Si tratta di un elemento di particolare rilevanza costituzionale, volto a tutelare maggiormente l’autogoverno locale e a consolidare la sicurezza giuridica delle autonomie.

La riforma conferisce inoltre nuove competenze in materie strategiche, in particolare nel campo dell’ambiente, del commercio e della gestione della fauna selvatica. Vengono al contempo rafforzate alcune competenze già esistenti, soprattutto in ambiti legati allo sviluppo del territorio, alla pianificazione locale e alla gestione delle risorse naturali. Un aspetto, questo, destinato ad avere riflessi concreti sulla capacità amministrativa e normativa delle due Province.

Soddisfazione è stata espressa dai presidenti delle Province autonome.
«L’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri rappresenta un passo concreto verso un’autonomia più forte, aggiornata e aderente alle esigenze del nostro tempo – ha commentato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti – Si tratta di un traguardo politico e istituzionale importante. Non solo abbiamo recuperato gli standard di autonomia precedenti, ma li abbiamo anche ampliati con nuove competenze, tra cui, per la prima volta nello Statuto, la introduzione del principio di intesa».

Sulla stessa linea il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher:
«Questa decisione mi riempie di grande gioia e soddisfazione. Insieme alla riorganizzazione dell’assetto finanziario dell’autonomia raggiunta nel 2014, questa rappresenta l’iniziativa politica più rilevante del mio mandato. La riforma crea basi solide per un continuo sviluppo positivo della nostra Provincia e per il rafforzamento del nostro autogoverno».

Il disegno di legge sulla riforma dello Statuto Trentino Alto Adige ora passa al vaglio delle Commissioni parlamentari. Qualora il percorso legislativo dovesse procedere senza modifiche, la riforma potrebbe entrare in vigore entro la fine dell’anno. In caso contrario, si attiverà la procedura costituzionale prevista dall’art. 138, con tempi ulteriormente dilatati.

Con questo passaggio, l’autonomia speciale del Trentino-Alto Adige/Südtirol si prepara dunque ad affrontare una nuova fase della sua storia, che potrebbe rafforzarne ulteriormente il ruolo istituzionale, amministrativo ed economico all’interno dell’ordinamento repubblicano.