Home » Politica » Carceri, il Movimento Indipendenza accusa: “Situazione scandalosa”
Politica

Carceri, il Movimento Indipendenza accusa: “Situazione scandalosa”

a bunk bed with striped linen behind bars
Photo by RDNE Stock project on Pexels.com

Il Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, terza carica dello Stato, ha visitato oggi uno dei principali carceri, ovvero quello romano di Rebibbia.

Nella nota diffusa a firma di Raimondo Frau, portavoce del Coordinamento Regionale del Movimento Indipendenza, si sottolinea che Fontana ha incontrato sia una delegazione degli operatori di polizia penitenziaria sia Gianni Alemanno, già Ministro della Repubblica e Sindaco di Roma. Alemanno si trova detenuto a Rebibbia in seguito a una condanna a 22 mesi di reclusione per traffico di influenze.

Secondo quanto riportato nel comunicato, durante il suo mandato da Sindaco Alemanno avrebbe sollecitato il pagamento di una fattura lecitamente emessa da una cooperativa sociale e rimasta scaduta da anni. Una condotta ritenuta dall’autorità giudiziaria un’“illecita influenza”, che ha portato alla sentenza definitiva.

“Aldilà del singolo fatto giuridico – si legge nella nota – la situazione delle strutture dei carceri in Italia è a dir poco scandalosa, per i detenuti e per gli agenti di custodia che vi operano”.

Il Movimento riconosce che il Presidente Fontana “ha correttamente espresso piena vicinanza e ha sottolineato come sia necessario continuare a lavorare per risolvere questa situazione”. Ma la critica si concentra sullo scarso impegno finora mostrato dalle istituzioni: “Ci si chiede: continuare a lavorare partendo da dove, visto l’assoluto immobilismo e la noncuranza dimostrati fino ad oggi?”.

Particolarmente duro il passaggio in cui si denuncia un’improvvisa attenzione mediatica e politica che sarebbe scaturita solo dopo la “dozzina di lettere inviate da Alemanno agli organi di stampa, alle forze politiche e perfino al Presidente della Repubblica”.

“Suona quale pannicello caldo questa improvvisa espressione di vicinanza palesata – osserva il Movimento – A quando un decreto d’urgenza? A quando un qualcosa di concreto? Ne riparliamo dopo le meritate vacanze?”.