In questi giorni si è a lungo discusso della vittoria elettorale di Podemos in Spagna, risultato eccellente anche se è un’altra la vittoria che dovrebbe essere analizzata con attenzione dalla Destra in Italia: quella di Duda in Polonia.
Cresciuto politicamente nel partito di destra Diritto e Giustizia (Pis) fondato dai fratelli Lech e Jaroslaw Kaczynski, è nato nel 1972 a Cracovia. Svolge la professione di avvocato. Nazionalista, ultraconservatore e cattolico egli è l’espressione di un’Europa che non vuole tanto scendere a compromessi ideologici su argomenti delicati quali la fecondazione in vitro, il matrimonio degli omosessuali e il divorzio.
Si è presentato in campagna elettorale come esponente di destra e non di centrodestra. Una differenza non di poco conto dato che la Polonia, come del resto l’Italia, è un paese fortemente cattolico. Basti pensare all’importante ruolo svolto negli anni ottanta da Solidarność che, anche grazie all’aiuto del Vaticano, fu una delle cause che portò al crollo del blocco comunista. La destra polacca non ha cercato di presentare delle istanze di maggiore apertura verso temi che vengono fortemente sostenuti dai media, argomenti che semmai colpiscono le giovani menti influenzabili. Una scelta che è stata ripagata in termini di consenso, il noto Istituto Ipsos ha affermato infatti che il 63,8% degli studenti lo ha votato.
Anche in Polonia vi era un movimento simile a quello di Podemos in Spagna; il suo leader era Paweł Kukiz, un musicista rock e attivista sociale che è arrivato terzo al primo turno. La sua è stata una campagna elettorale volta alla lotta alla casta. Molti suoi elettori hanno deciso di sostenere al secondo turno Duda su Komorowski, presidente uscente, domenica.
Non è Marine Le Pen il suo punto di riferimento politico, ma il primo ministro ungherese Viktor Orbán, che ha combattuto le banche estere sulla questione dei mutui. Sostenuto dagli ambienti più conservatori dalla Chiesa polacca, ha tra l’altro dichiarato di voler punire con la reclusione le donne che si sottopongono alla fecondazione in vitro. Affermazioni coraggiose che vanno contro alla facile propaganda che infiamma la politica dell’Europa occidentale.
La sua vittoria indebolirà anche la politica tedesca in Europa. Fino ad oggi la Polonia era stata un’alleata preziosa per Berlino. La politica comunitaria di Duda è però più simile a quella dei Tories nel Regno Unito. Il suo partito forma con loro il nucleo della Conservatori e Riformisti europei, raggruppamento euroscettico all’interno del Parlamento europeo.
Michele Soliani
Aggiungi commento