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Rifugio Tonini. Cavada soddisfatto per il no dato dal Comune al nuovo progetto

Accolgo con soddisfazione la decisione assunta dalla Giunta comunale di Baselga di Pinè, e dal Sindaco Alessandro Santuari, in merito al nuovo rifugio Tonini. Si è dimostrato come vi sia stata particolare attenzione nei confronti della tutela del paesaggio e ritengo la decisione presa non affatto di tipo politico, ma di contenuto. Si tratta infatti di una valutazione seria fatta a seguito delle richieste avanzate dalla comunità e non solo. Non consentire la deroga urbanistica è una scelta condivisa: si può benissimo conciliare l’estetica (più simile alla struttura storica) con la funzionalità senza stravolgere completamente la struttura tanto cara alla gente. Condivido la scelta di affrontare una riflessione nella speranza che si arrivi presto ad un progetto il più condiviso possibile, arrivando in tempi brevi alla ricostruzione del rifugio Tonini”; è questo quanto dichiarato dal Consigliere provinciale della Lega Salvini Trentino, Gianluca Cavada, che proprio qualche mese fa si era unito all’appello di tanti abitanti della comunità dell’Altopiano di Pinè che chiedevano una rivalutazione del progetto.

“Seguo l’evolversi del rifacimento del rifugio da quando sono stato eletto in Consiglio – ha aggiunto Cavada – e nel corso degli anni non ho fatto altro che constatare un sempre maggior numero di persone che erano perplesse di fronte a un progetto che non rispecchiava la storia del luogo. Come ribadito nell’aprile del 2019, non capisco il perché di un progetto totalmente sconnesso dal contesto paesaggistico ed edilizio montano che in alcuni casi certamente può prediligere un’impostazione moderna, ma non sempre rappresenta la soluzione migliore. Ciò premesso, ritengo essenziale il rifacimento del Rifugio Tonini e quanto da me detto si limita essenzialmente a una disamina sul progetto così come presentato; a mio avviso si dovrebbe guardare, tra l’altro, anche all’uso di materiale locale come il porfido e il legno”.

Il rifugio Tonini era rimasto distrutto a causa di un incendio qualche anno fa. Il consiglio comunale di Baselga di Piné aveva deciso nei giorni scorsi di rispondere in maniera negativa all’istanza di permesso di costruire in deroga presentata il 9 marzo dalla Sat. Bocciato quindi anche il secondo progetto, che consisteva in una revisione di quello iniziale, già al centro di accese polemiche. Un nuovo progetto giudicato ancora inadatto a far risorgere il glorioso rifugio distrutto dalle fiamme il 28 dicembre 2016, perché – in sostanza – troppo distante dall’identità originaria dello “Spruggio”.