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Abuso d’ufficio. Parla il magistrato Sabella: “Vuole agire su divieto di denuncia dei cittadini”

Infine, sulla riforma Nordio sull'abuso d'ufficio, il magistrato Sabella ha concluso: "Vuole agire sul divieto di denuncia dei cittadini. Noi ai cittadini non potremo mai impedire di denunciare ciò che loro reputano violazioni ai loro diritti, continueranno a farle, magari le chiameranno corruzione, con un altro nome.

Il magistrato Alfonso Sabella è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Ilaria Sambucci su Radio Cusano Campus per parlare, nello specifico, del PNRR, della stretta sulla Corte dei Conti e sulla riforma sul reato di abuso d’ufficio.

Il magistrato ha esordito proprio parlando del Pnrr, specificando: “Conoscendo la burocrazia italiana, sapevamo perfettamente che la nostra burocrazia non era pronta a spendere tutti quei soldi. Lo avevamo detto in tanti che bisognava creare una struttura centralizzata in grado di gestire e fare avanti quelle gare. Non si è fatto niente di tutto questo e ora stiamo cercando di chiudere la stalla quando i buoi sono scappati. La realtà dei fatti è che questi soldi non riusciremo a spenderli tutti”.

Riguardo alla stretta del governo sulla Corte dei Conti con l’abolizione del controllo concomitante, invece, Alfonso Sabella ha aggiunto: “Io non mi straccio le vesti, conoscendo la Corte dei Conti, non credo che tutto questo creerà grandi danni al Paese. Purtroppo il procedimento contabile si svolge senza reali garanzie per l’incolpato. Il codice di giustizia contabile è rimasto lettera morta. C’è anche un altro problema serissimo che è quello dei giudici speciali che erano stati aboliti dai nostri padri costituenti, salvo i giudici contabili. Nel tempo la Corte dei conti ha acquistato tutta una serie di altre funzioni che non erano previste dai padri costituenti. Forse è il caso di riformare la Corte dei conti. Ma i capi di gabinetto dei ministri sono magistrati contabili e amministrativi quindi questa riforma non la faranno mai. Forse è il momento di ripensarle queste magistrature speciali, per avere una sola magistratura. Non vedo tutta questa grande tragedia perché è stato abolito il controllo concomitante. Quando abbiamo rifatto il Ponte Morandi tutti esaltarono il modello Genova, ma io dissi: occhio, questo non è un modello esportabile. Io sono stato amministratore nel Comune di Roma, non è vero che ci vogliono anni per fare una gara d’appalto, se si trovano le persone competenti nella Pubblica amministrazione la gara d’appalto si fa in 20 giorni. Per il Pnrr si doveva creare una struttura unica con i migliori burocrati per fargli gestire tutti questi fondi”.

Infine, sulla riforma Nordio sull’abuso d’ufficio, il magistrato Sabella ha concluso: “Vuole agire sul divieto di denuncia dei cittadini. Noi ai cittadini non potremo mai impedire di denunciare ciò che loro reputano violazioni ai loro diritti, continueranno a farle, magari le chiameranno corruzione, con un altro nome. I processi per abuso d’ufficio che arrivano al gip sono pochissimi. Basterebbe avere un poco di coscienza nel dire che un avviso di garanzia per abuso d’ufficio è zero, non pregiudica assolutamente il lavoro di un amministratore pubblico. Basterebbe dare il patrocinio gratuito agli amministratori che devono difendersi dall’abuso d’ufficio. Ma questo reato va lasciato, io non ci metterei assolutamente le mani”.