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Umberto Smaila: “Le sardine imitano la Casa di Carta” sui Lunatici di Radio2

Umberto Smaila è intervenuto ai microfoni di  Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dalla mezzanotte e trenta alle sei dal lunedì al venerdì.
Smaila ha raccontato: “Il mio 2019 è stato buono, quando hai tanti anni alle spalle l’importante è che si stia bene. La salute mia e dei miei cari prima di tutto. Woody Allen aveva scritto uno spettacolo per i Gatti di Vicolo Miracoli, ce lo disse il suo manager. Io sono un nottambulo, un vampiro alla buona. Sono uno che ha vissuto molto di notte, sono sempre rientrato tardi, cercando di non far rumore per non svegliare mia moglie e i miei figli che dovevano andare a scuola. Ho vissuto tantissimo di notte, come i vampiri. Però non desidero succhiare il sangue a nessuno. Un Capodanno indimenticabile? Sicuramente quello del 2000. E’ stato storico, non si sapeva bene come avremmo reagito al nuovo millennio. Mi trovavo a Cagliari con la mia band, abbiamo fatto uno spettacolo davanti a 150.000 persone. Fu una cosa straordinaria”. 
Umberto Smaila e le donne: “Perché sono considerato uno dei più grandi latin lover di sempre? E’ tutto legato a Colpo Grosso. L’ho condotto per quattro anni, è una cosa indelebile, ancora lo fanno. La gente pensa che io mi sia ripassato tutte le donne di colpo grosso, ma ovviamente non è vero. Oggi non avrebbe senso fare Colpo Grosso. Bisognerebbe ricostruire tutto, aggiungere delle cose, farlo in maniera ironica. Servirebbe un grosso lavoro di ristrutturazione. Ma il costrutto principale, rappresentato dalle ragazze cincin, lascerebbe il tempo che trova. Ormai ci sono altri mezzi per vedere certe cose…”
Sulle sardine: “Preferisco i delfini. I raggruppamenti, i conformismi, non mi piacciono. Io sono un uomo libero, voglio essere un delfino che nuota nel mare da solo. Vivo nel mio tempo, ho vissuto tanto e sono felice. Grato nei confronti di chi mi ha fatto vivere tanto e bene. Si sono ispirati alla Casa di Carta, anche là cantavano ‘Bella ciao’. La casa di carta è stata la loro fonte di ispirazione, non hanno avuto molta originalità”.