Una raffinata reinterpretazione di un contesto agricolo da tempo abbandonato, con interessanti soluzioni architettoniche e paesaggistiche e il nuovo assetto produttivo caratterizzato dalla multifunzionalità, senza trascurare il coinvolgimento dell’intero insediamento rurale: è questo, in sostanza, il motivo per cui la giuria internazionale del premio Giulio Andreolli Fare Paesaggio ha attribuito nel 2019 una menzione di qualità al progetto dell’architetto Stefano Casagrande per l’azienda agricola Ordine Contadino di Danilo Nadalini. L’intervento, realizzato nella frazione Gresta di Segonzano, in Valle di Cembra, ha portato alla riqualificazione del paesaggio locale e ad una salvaguardia del territorio, ma può essere visto anche come uno stimolo per rianimare lo spirito del luogo, facendo rinascere al contempo antiche tradizioni. Ieri pomeriggio la visita del vicepresidente e assessore provinciale all’urbanistica e all’ambiente Mario Tonina, che ha fatto i complimenti al progetto e a chi ha permesso di portarlo a compimento: “contiamo che la filosofia di questo intervento possa rappresentare un esempio virtuoso da seguire per altre iniziative di valorizzazione del paesaggio rurale, in una valle particolarmente pregiata dal punto di vista paesaggistico come quella di Cembra e in generale nell’intero territorio trentino”.
Ad accompagnare nella visita il vicepresidente Tonina erano presenti anche il consigliere provinciale Alessandro Savoi e il commissario della Comunità della Valle di Cembra Simone Santuari.
Oltre alla riqualificazione degli edifici rurali, che hanno portato a far raggiungere alla struttura il record di prima CasaClima dell’Euregio in classe A Plus, l’intervento ha riguardato la bonifica di alcuni dei sette ettari e mezzo di terreno, in parte ancora a bosco e castagneto, con il recupero dei tradizionali muretti a secco, la destinazione di alcune aree a coltivazioni tipiche come mais, fagioli, piante officinali, mirtilli, che incontrano l’apprezzamento di ristoranti stellati internazionali. La rigenerazione del paesaggio rurale tradizionale, infatti, si è accompagnata alla creazione di un’azienda agricola, associata ad una attività ricettiva e alla promozione di iniziative finalizzate a coinvolgere la comunità locale. |
(sil.me) |