Chiaro il messaggio emerso dall’incontro e diretto sia al Governo centrale che alle amministrazioni provinciali: per dare forza all’economia e alle aziende servono programmabilità e stabilità.
“Le politiche economiche a breve raggio – sintetizza il presidente regionale di CNA Trentino Alto Adige – creano schizofrenia nei mercati. Basta notare quello che sta accadendo negli ultimi mesi con aziende alle prese con la mancanza di materiale, con i costi delle materie prime alle stelle e con l’impossibilità di programmazione vista l’incertezza legata alle misure economiche, come ad esempio i bonus fiscali”.
CNA chiede quindi, sia a livello nazionale che locale, responsabilità e capacità di creare le basi legislative, affinché le aziende possano programmare il proprio futuro. “Anche la Provincia di Bolzano deve – continua Corrarati – a proposito del bilancio 2022 avere il coraggio di guardare oltre, di non soffermarsi a scelte economiche di breve durata e di avere una visione a medio termine per impostare un nuovo modo nel gestire le risorse pubbliche e la spesa corrente, ove possibile rafforzando la sinergia con la Provincia di Trento, nell’ambito della cornice della Regione Trentino Alto Adige, per ottimizzare i costi dei servizi su una platea più ampia di utenti”.
Nella nuova legge di bilancio nazionale, in fase di completamento e che contiene elementi caratterizzanti quali una politica di bilancio espansiva e l’aumento del tasso di crescita del PIL nel medio termine, si riscontra, in ogni caso, un principio di rottura importante: la nuova impostazione per la soluzione della crisi del Paese non può iniziare dal superamento dei problemi di finanza pubblica, ma deve puntare al superamento dei problemi di crescita.
Le principali misure che CNA attende sono quindi la riduzione del cuneo fiscale, il contrasto caro energia, la proroga dei bonus e credito di imposta per investimenti in beni strumentali. “Queste stesse misure, adeguate al territorio per le competenze specifiche, sono quelle – conclude Corrarati – che vorremmo rilevare anche nel bilancio provinciale 2022, di fatto già impostato in parte invece su metodologie e schemi che, per come ci sono stati presentati, non sembrerebbero capaci di innescare anche in questo territorio principi nuovi di rottura e di crescita”.