“Ricordare quel tragico evento e coloro che vi hanno perso la vita è un dovere morale e civile”.
E’ iniziato così l’intervento con il quale, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, si è espresso in occasione del trentesimo anniversario della Strage di Capaci, attentato nel quale persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della sua scorta Antonio Mortinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
Era il 23 maggio 1992 quando, intorno alle 18, Cosa Nostra fece esplodere un tratto dell’autostrada A29 mentre vi transitavano Giovanni Falcone, sua moglie e la sua scorta. L’attentato, oltre alle vittime sopracitate, causò anche il ferimento di 23 persone.
Maurizio Fugatti, proseguendo nel suo intervento, ha poi aggiunto: “La memoria di Falcone e della sua attività contro Cosa Nostra va preservata e deve essere un monito affinché tutti, a partire dalle istituzioni, continuino a lottare contro qualsiasi tentativo della criminalità organizzata di infiltrarsi nella società civile. Così si onora il ricordo di Falcone e si fa in modo che il sacrificio suo e di chi morì a Capaci non sia stato invano”.
(Fonte: Provincia Autonoma di Trento)