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Miriana Trevisan si racconta a Rai Radio 2: “E’ stato mio padre a salvarmi costringendomi a farmi visitare. Lui è morto ma mi ha salvato”

Miriana Trevisan è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", in diretta dal lunedì al venerdì notte dalla mezzanotte alle quattro, live anche su Rai 2 tra l'una e un quarto e le due e trenta circa, raccontandosi e parlando a tutto tutto tondo della sua vita e della sua carriera.

Miriana Trevisan è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, in diretta dal lunedì al venerdì notte dalla mezzanotte alle quattro, live anche su Rai 2 tra l’una e un quarto e le due e trenta circa, raccontandosi e parlando a tutto tutto tondo della sua vita e della sua carriera.

Miriana Trevisan ha esordito parlando un po’ di se: “Sto benissimo, non essere imprigionata nella casa del Grande Fratello mi fa molto piacere, anche se è stato un esperimento molto interessante, una cosa che dovrebbero provare tutti, essere imprigionati e non scegliersi le persone con cui convivere è veramente una tragedia. Io sono stata sei mesi all’interno di questo esperimento, quando esci sei in uno stato di confusione”.

Proseguendo, la showgirl si è soffermata sull’inizio della sua carriera: “Sono diventata famosa per caso, volevo diventare una ballerina professionista. Il mio primo lavoro è stato al circo di Liana Orfei come ballerina nel 1990. Liana mi insegnò a truccarmi, ci dovevamo cambiare sette volte, non c’era il meccanismo di diventare famosi perché sei feroce nel criticare un altro. ‘Non è la Rai’ arriva per una grande litigata con mio padre. Stavo studiando danza, mi avevano offerto di essere praticamente parte di un pubblico, io ero offesissima per questa cosa, lui invece mi disse che dovevo accettare e mettermi in gioco. Riuscì a convincermi a settembre, mi disse di partecipare a questo programma televisivo così intanto avrei fatto qualcosa che non facevano le persone comuni. L’impatto con la popolarità? La mia famiglia subì anche un pochissimo di stress per questo. Il mio citofono di Via Tuscolana suonava ogni cinque minuti. Mio padre fu costretto a staccare la spina perché altrimenti non dormivamo. Io non riuscivo ad andare a comprare le gomme da masticare sotto casa. Qualche volta mi hanno spaventato, ci sono state un paio di denunce, la polizia in quel periodo era spesso a casa nostra. Avevo paura. Un tizio diceva che voleva sposarmi, era riuscito ad arrivare all’ottavo piano dove vivevo, capiva quando non c’erano i miei genitori e iniziava a bussarmi sulla porta. Inquietante, però c’è stata anche tanta bellezza. Non ho avuto più una vita normale, non potevo più prendere un autobus o andare in bicicletta”.

Sulla morte del padre e la sua malattia invece, Miriana Trevisan ha specificato: “Ora sto benissimo, mi è stato levato un organo che per fortuna non aveva intaccato nient’altro. In quei sei mesi in cui avevamo capito che mio padre stava morendo ero io che andavo molto spesso da lui. Dimenticavo completamente di avere delle emorragie perché volevo stare con mio padre nel momento del suo trapasso. Avevo capito tutto sin dall’inizio, avevo capito che era un testone come me. Io ho rischiato di morire come lui invece è morto. Non si faceva visitare. E’ stato lui a salvarmi, in ospedale. Io gli dissi una cosa e lui costrinse un dottore a visitarmi. Mi sono operata nello stesso ospedale in cui fu curato mio padre, nella stanza al piano di sotto. Io non volevo capire che in realtà sono un essere umano, che è bellissimo farsi aiutare,  non c’è stato verso, volevo accompagnare mio padre alla morte, quindi non ascoltavo il mio corpo che mi invia segnali e che era debolissimo. Sono stata folle come lo è stato mio padre. Che è arrivato alla morte, però ha salvato me”.

Sull’amore, Miriana Trevisan ha rivelato: “Corteggiatori ne ho. Prima mi faceva avvicinare di meno proprio perché avevo una malattia. Faccio sicuramente fatica nel capire quale sia la persona giusta”.


Infine, concludendo, la showgirl ha parlato anche della parità di genere
: “Siamo sbilanciate, stiamo spaventando troppo gli uomini, io sono stata una di quelle che ha parlato in modo pesante e che pensa di aver sbagliato. Ricordiamoci che siamo noi donne spesso ad essere l’una contro l’altra. Adesso stiamo perdendo quella dolcezza, quell’accoglienza, quel senso del focolare. Stiamo esagerando. Anche a vedere fragile una parte della società quando in realtà gli appartiene tutto. Hanno il loro posto, non c’è più questa fragilità. Tutto si è equilibrato”.